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Come evitare il thigh chafing, o sfregamento delle cosce

Per vivere l’estate senza arrossamenti e disagio

Come evitare il thigh chafing, o sfregamento delle cosce Per vivere l’estate senza arrossamenti e disagio

Sole, relax, tempo libero, gelati, parole crociate e nuotate nel mare blu. L’estate ha tanti pregi, ma anche qualche difetto. Uno di più comuni, che spesso viene ignorato per pudore, è il thigh chafing, cioè lo sfregamento delle cosce. Come forse si può intuire, questa espressione si riferisce all'irritazione che deriva dallo sfregamento della pelle sulla pelle, o della pelle su un tessuto ruvido o bagnato. Questo attrito ripetuto spesso non provoca nulla di preoccupante, ma i suoi effetti possono peggiorare a causa del caldo, dell’umidità e della sudorazione, provocando arrossamento, dolore, prurito, lesioni simili a vesciche e talvolta sanguinamento.

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Il thigh chafing non dipende dalla nostra taglia o dal nostro peso

Più del dolore fisico, a far soffrire chi è soggetto a irritazioni da sfregamento, spingendolo a minimizzare il problema, è la paura di venire scherniti o, peggio, ritenuti colpevoli della propria condizione. Il motivo? L’errata convinzione che il thigh chafing affligga solo le persone sovrappeso, anche se in realtà non dipende dal peso o dalla taglia. Basti pensare che tra le categorie più colpite ci sono gli atleti, soprattutto i runner. Nonostante ciò che gli standard di bellezza della società ci porterebbero a credere, avere uno spazio tra le cosce dipende in gran parte dalla spaziatura genetica delle ossa dell'anca. Alcune persone molto magre, quindi, potrebbero avere le cosce che si toccano in ogni momento mentre alcune persone un po' sovrappeso potrebbero non doversene preoccupare per niente.

Come prevenire lo sfregamento all'interno coscia

Per fortuna - stanche di venire limitate nelle attività quotidiane, come camminare e fare jogging - sempre più persone parlano del thigh chafing e agiscono per trovare un rimedio, tanto che le ricerche di prodotti anti-sfregamento sono aumentate del 392% rispetto allo scorso anno secondo le tendenze primaverili del 2024. Dai pantaloncini aderenti da nascondere sotto i vestiti ai cerotti XL con cui proteggere l'interno coscia, ci sono opzioni adatte a qualsiasi temperatura e outfit. Basta provarle e, così, scoprire quale è la più adatta alle nostre esigenze, quella con cui ci sentiamo più protette e a nostro agio. 

  • Pantaloncini e intimo modellante: una soluzione può essere impedire il contatto pelle a pelle tra le cosce indossando pantaloncini da ciclista traspiranti o pantaloncini anti-sfregamento, meglio se seamless. Generalmente vengono realizzati con materiali compressivi che assorbono l'umidità, spesso bambù o spandex. Sono perfetti per lo scopo anche i classici capi shapewear di Spanx e Skims.
  • Bande elastiche: progettate appositamente per proteggere e per coprire i punti in cui le cosce si toccano maggiormente, sembrano quasi degli autoreggenti senza calza. In genere hanno bordi con elastico al silicone o un rivestimento antiscivolo per evitare che cadano lungo la gamba durante i movimenti. Si trovano in cotone semplice, in pizzo e persino in filato batteriostatico agli ioni d'argento, che ostacola la proliferazione batterica ed evita l'insorgere di cattivi odori. In alternativa, solo se la pelle non è già irritata o ferita, può funzionare anche il nastro per il corpo.
  • Stick, gel e spray anti-sfregamento: sono prodotti facili da applicare e da portare in borsetta. Applicati sull’interno di entrambe le cosce, formano una specie di film protettivo che riduce l’attrito prevenendo l’irritazione. Spesso, all’interno della loro formulazione si trovano ingredienti che aiutano a lenire e idratare la pelle come aloe e vitamina E. 
  • Talco e creme per bambini: il borotalco e le altre polveri per il corpo possono aiutare a controllare l'umidità e allo stesso tempo a lenire la pelle irritata. Ottime anche le creme a base di ossido di zinco e silice che solitamente vengono usate contro l’arrossamento da pannolino. Proteggono la pelle, leniscono le irritazioni e favoriscono la loro guarigione. Un prodotto utile a questo scopo (ma non solo) è la Pasta Fissan.
  • Una barriera cutanea sana: per molti esperti il primo step per evitare danni da sfregamento è assicurarsi di mantenere la barriera cutanea in ottime condizioni idratando la pelle regolarmente e applicando a un prodotto contenente ceramidi.

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Come trattare le cosce irritate

Se i metodi preventivi non hanno funzionato, l’irritazione è prolungata o grave e i prodotti da banco non forniscono alcun sollievo, è il caso di consultare un medico o un dermatologo certificato per chiedere aiuto. Probabilmente, se il danno è fatto, il consiglio sarà di lasciare riposare la pelle evitando attività che potrebbero causare irritazioni. Inoltre, fondamentale pulire delicatamente l'area irritata con acqua fresca o tiepida, asciugare la pelle con un asciugamano pulito e applicare la crema riparatrice preferita prima di completare il trattamento con una crema o un unguento idratante che aiuterà la pelle a guarire e recuperare.