Vedi tutti

I beauty look che hanno fatto la storia di Sanremo

Dalla camaleontica Anna Oxa ai glitter di Paola e Chiara

I beauty look che hanno fatto la storia di Sanremo Dalla camaleontica Anna Oxa ai glitter di Paola e Chiara

C’è chi lo ama e chi lo odia. Eppure, spesso entrambi i gruppi lo guardano, almeno nelle edizioni degli ultimi anni condotte da Amadeus. Stiamo parlando, ovviamente, di Sanremo, il Festival della Canzone Italiana, quel mix unico di musica, scandali, gossip, moda e beauty. Guardarlo è, nel bene e nel male, come sfogliare le pagine di un album del costume e della società italiana. Ancora non sappiamo cosa ci riserverà la manifestazione condotta da Carlo Conti, ma, basandoci sul passato, possiamo ipotizzare che ci ritroveremo a commentare ogni ritornello, abito, acconciatura e make-up sfoggiati dai protagonisti. Lo abbiamo fatto (o almeno i nostri nonni e genitori) negli anni Sessanta per il bowl cut british di Caterina Caselli e l’eyeliner audace di Bobby Solo; per il make-up punk di Anna Oxa negli anni settanta; per i look minimalisti negli anni novanta; per le texture shimmer e il lucidalabbra glossy dei primi anni duemila. Da Arisa con caschetto nero, occhiali maxi e rossetto rosso agli smokey eyes glam dei Maneskin, dall’ecclettismo di Patty Pravo e Achille Lauro ai glitter di Paola e Chiara, facciamo un piccolo ripasso dei beauty look che hanno fatto la storia del Festival (e anche del nostro paese). Quale è il vostro preferito? L’eyeliner sta meglio a Morgan o a Damiano David?

Sanremo 1965: l’eyeliner e il mascara di Bobby Solo 

Prima di Damiano David e di Morgan, è stato Bobby Solo a sfoggiare il make-up maschile sul palco dell’Ariston. Era il Festival di Sanremo 1965 e il cantante vinceva con Se piangi se ridi, tra lo scandalo generale dell’Italia bene degli anni Sessanta. Non per l’esibizione in playback, ma per l’accenno di eyeliner e il mascara che gli enfatizzava lo sguardo. Solo si era ispirato ai suoi idoli adolescenziali Elvis e Tony Curtis, ma anche ai giovani Mods che vedeva quando frequentava Londra. Ricordando quel dettaglio beauty entrato nella storia di Sanremo, Solo ha detto: "Incontrai due ragazze della Profumeria Europa fuori [dal Casinò di Sanremo] e dissi loro di intrufolarsi con me e truccarmi. Volevano essere zelanti e mi misero mezzo chilo sul viso. Appena sono salito sul palco e ho iniziato a sudare, due fiumi di eyeliner hanno iniziato a colare sul mio viso. Fu uno scandalo".

Sanremo 1967: beehive e cut crease per Iva Zanicchi

Iva Zanicchi vince il Festival di Sanremo 1967, cantando Non pensare a me in coppia con Claudio Villa. Per l’occasione opta per i beauty trend dell’epoca, gli stessi spesso sfoggiati da dive come Mina, Sophia Loren e Twiggy. Raccoglie i capelli in una voluminosa beehive con frangia piena e lunga e realizza un cut crease in versione bicolore, in bianco e nero, completato da un eyeliner spesso e ciglia da cerbiatto. Bello anche l’hairstyle del 1968, una lunga treccia gipsy chic che richiama il pezzo cantato, Zingara

Sanremo 1978: il make-up punk di Anna Oxa

Anna Oxa è sicuramente una tra le donne più camaleontiche della scena musicale italiana. Difficile scegliere il suo look migliore ma, certamente, non si può non ricordare il suo esordio sul palco dell’Ariston. Oxa ha solo 17 anni, ma grinta da vendere. Per cantare Un’emozione da poco, brano scritto per lei da Ivano Fossati, opta per uno stile androgino che lascia gli spettatori a bocca aperta: camicia azzurra, pantaloni da completo, gilet e cravatta, abbinati a pixie cut e make-up massimalista, realizzato nei minimi dettagli dall’artista Ivan Cattaneo.

Sanremo 1984: Patty Pravo in versione geisha

La cantante veneziana, in gara con Per una bambola, diventa una moderna geisha grazie ad una tunica argento in maglia metallica di Gianni Versace, un ventaglio abbinato stretto fra le mani e un’elaborata acconciatura piccolo bun sulla sommità del capo, creata da Marcello Casoni. In netto contrasto con le tendenze del decennio che volevano ricci selvaggi e trucco colorato, Patty preferisce un incarnato etereo, illuminato da pennellate decise di blush sugli zigomi e halo eyes nei toni del bianco e del rosa.

Sanremo 1984: Romina Power in versione boho-chic

Mentre le colleghe prediligono haircut scultorei e chiome cotonate, Romina Power sale sul palco di Sanremo 1984, in coppia con Al Bano, con lunghi capelli castani dalle ciocche ondulate, tra le quali spicca un maxi fiore bianco dello stesso colore dello slip dress che indossa. Un po’ hippie, un po’ boho chic, Romina è bellissima e sembra uscire da un quadro di Paul Gauguin.

Sanremo 1993: il caschetto di Laura Pausini

Il look sfoggiato da Laura Pausini nel 1993, una serie di giacche navy rigorose, non è tra i più cool. Il debutto della cantante, in gara con La solitudine, si ricorda ancora oggi anche per il suo long bob con ciuffo laterale, haircut tipico di quel decennio, recentemente tornato di tendenza. 

Sanremo 1998: Annalisa Minetti con hair tattoo maculato

Tutto torna di moda, compreso il tatuaggio sui capelli. In Italia, una delle prime a sfoggiarlo è stata Annalisa Minetti al Festival di Sanremo nel 1998. La cantante ha reso originali la chioma bionda con un motivo maculato sulle ciocche laterali. Forse, questo piccolo dettaglio beauty le ha portato fortuna, perché Annalisa ha vinto con Senza te o con te.

Sanremo 1999: il make-up sun kissed e glowy di Anna Oxa

Sì, abbiamo già menzionato Anna Oxa, ma i suoi momenti beauty iconici sono tanti. Impossibile non menzionare Saremo 1999, quando scandalizzò il pubblico con gli slip in vista che spuntava dai pantaloni vagamente country, tempestati di cristalli e piccole frange. L’outfit, firmato da Gucci by Tom Ford era abbinato ad un make-up bronze, che si estendeva nel glow per tutto il corpo, e a capelli castani semi raccolti su cui spiccavano colpi di sole chiarissimi.

Sanremo 2001: il make-up fluo dei Bluvertigo

I Bluvertigo partecipano a Sanremo con L’assenzio (The power of nothing). Approcciando la tradizionale kermesse la band milanese, all’epoca tra i nomi più influenti dell’indie italiano, non rinuncia al suo caratteristico look ispirato al glam rock anni settanta e ottanta e si presenta sul palco con un ombretto fluorescente sugli occhi e lo smalto sulle unghie. In particolare, quello di Morgan era fucsia fluo.

Sanremo 2003: i tatuaggi all'henné di Giuni Russo

Giuni Russo è malata, ma decide ugualmente di partecipare al Festival con il singolo Morirò d’amore. Lo fa con la solita voce strepitosa, l’eleganza e una testa pelata decorata con tatuaggi all’henné

Sanremo 2009: Arisa, nerd con red lipstick

Dopo la sua performance tutti si chiedono “Ma ci è o ci fa?”. Eppure Arisa sembra non badarci. Anzi gioca con la sua aria un po’ svampita e il look da nerd: tubino nero e calze bianche opache, caschetto nero, sopracciglia sottilissime e grandi occhiali da vista che le coprono quasi tutto il viso. Il tocco di colore è dato dalle labbra e dalle unghie rosse.

Sanremo 2020: Achille Lauro il trasformista

Achille Lauro conquista il palco di Sanremo 2020 con una serie di look strepitosi. Serata, dopo serata si trasforma in San Francesco, Ziggy Stardust, la Divina Marchesa Casati Stampa e, infine, a Elisabetta I Tudor, con tanto di abito e acconciatura d’ispirazione vittoriana e il viso decorato con tante perle bianche.

 Sanremo 2021: il glam make-up dei Maneskin

Sul palco dell’Ariston, i Maneskin si sono presentati rimanendo fedeli alll’estetica glam, con una serie di look firmati Etro studiati insieme allo stylist Nick Cerioni, chili di kajal e tanta attitude. Inaspettatamente, vincono con il singolo Zitti e Buoni, andando all’Eurovision Festival e, da lì, conquistando il resto del mondo con il loro sound e il loro stile.

Sanremo 2023: i glitter di Paola e Chiara

Le sorelle Iezzi ritornano a Sanremo e lo fanno col botto. Cantano Furore, vestono Dolce&Gabbana e sfoggiano una Vampire Skin super iridescente. Realizzato con prodotti MAC Cosmetics, il make-up con i suoi glitter olografici omaggia i loro look Y2K, ma li eleva rendendoli più glam.