10 cose che mi sono sempre chiesta sui primi appuntamenti
Dubbi, domande e interrogativi semi seri che accompagnano un primo incontro
23 Gennaio 2020
Se la foto in copertina ha risvegliato il vostro animo indie quanto basta per aprire l'articolo, sappiate che quella che vi accingete a leggere è una lista di dubbi e domande che a intervalli regolari hanno attraversato la mia mente prima, durante e dopo un primo appuntamento. E sono certa che sia capitato lo stesso anche a voi.
Sia che lo abbiate incontrato su Instagram, magari seguendo i consigli che vi ho dato in precedenza, sia che si tratti di un vecchio amico con cui è scattata la scintilla, sia nel caso in cui fosse una nuova conoscenza, queste sono le cose che vi siete chieste almeno una volta nella vita prima di uscire con qualcuno.
#1 Che si fa?
LA domanda. Sì, perché l'attività che deciderete di fare insieme è uno dei fattori che concorrono al successo dell'appuntamento. Drink dopo cena, cena, pranzo, colazione, mostra, aperitivo, le possibilità sono quasi infinite. Se la proposta prevede una cena la cosa migliore da fare prima di decidere è porsi questa domanda ‘Ho davvero voglia di starci assieme per tutta la durata di una cena? Abbiamo così tante cose da raccontarci?’. In base alla risposta che riuscirete a darvi capirete se accettare o meno. Se decidete di invitarmi a casa vostra a cena sappiate però che giudicherò l'arredamento e i libri che avete sulle mensole, sono fatta così.
#2 Cosa faccio se a cena mi strozzo con un boccone?
Inciampare, cadere, far cadere cose, doversi soffiare il naso, tossire rumorosamente, sono tutte cose che mi succedono con un incidenza molto molto più alta quando mi trovo ad un primo appuntamento, per non parlare della regina delle figure di merda. Mettiamo caso che avete deciso di fare le persone adulte e avete optato per la cena. Procede tutto per il meglio, lui sembra simpatico, ha fatto anche un paio di battute divertenti. Se avete superato la difficoltà del scegliere l’ordinazione, resta un altro grande ostacolo da superare: riuscire a mangiare senza strozzarvi. Se quel bastardo di un boccone decide di incastrarsi proprio lì tra esofago e laringe, vi prego agite con nonchalance, continuate a far parlare lui, bevete tanto, respirate profondamente, non lasciate trapelare quanto in realtà state lottando tra la vita e la morte. Quando il peggio sarà passato, con gli occhi ancora lucidi e la paura ancora viva in voi, riprendete la conversazione nel modo più naturale possibile. Anche se la manovra di Heimlich sarebbe un anedotto divertente con cui iniziare una relazione...
#3 Cosa fai quando scopri che ti sentivi con uno dei suoi amici?
(O peggio, che te lo sei già fatto?)
Uno degli argomenti che sicuramente andranno toccati durante l’uscita sono gli amici, con chi esce di solito, che fanno, da quanto li conosce, può essere un buon jolly quando siete a corto di argomenti. Può capitare quindi, è il rischio del mestiere, che venga fuori che non solo conoscete qualcuno di quei suoi amici, ma magari ci siete già uscite insieme o peggio, ci avete anche già dormito insieme. Se siete delle vere pro lo sapevate già prima dell’appuntamento, e magari avete anche già pensato a come gestire la cosa, se sminuirla, descriverla minuziosamente o glissare l’argomento. Se invece la cosa dovesse cogliervi di sorpresa, niente panico, non svelate subito le vostre carte, non sapete se lui lo sa, quindi state vaghe! La frase migliore da pronunciare è ‘Ah sì, forse ho capito chi è’, e poi basta, mute, chiudete la bocca e fate parlare lui. Sarà un problema del secondo appuntamento (se ce ne sarà uno).
#4 E’ giusto parlare degli ex alla prima uscita?
Secondo molti è la regola d’oro di tutti i primi appuntamenti. Secondo me è un mito da sfatare. È una regola troppo assoluta e rigida per essere adatta a tutti i tipi di ex e di relazioni che esistono nel mondo, l’importante è che non diventi un monologo su quanto era stronzo, quanto vi abbia ferito o cose varie. Non siete in terapia. Per me è peggio chiedere subito di che segno sei piuttosto che parlare di una relazione passata, per dire...
#5 Il suo modo di vestire può essere un valido motivo per non volerci più uscire?
Risposta rapida? Sì. Sarò superficiale, ma se lui si presenta all'appuntamento con sneakers comprate alla Decathlon e giacca a vento da sci penserò a quanto sia vestito male per tutta la durata dell'appuntamento, non posso farci niente. Se invece mi si presenta con moschettone con le chiavi attaccato ai jeans, AirPods nelle orecchie e cappellino spacca figa, mi sciolgo come un ghiacciolo al sole.
#6 Chi paga?
L’eterna domanda che divide frotte di donne, militarmente schierate su fronti opposti. Da una parte quelle del 'Dov'è finita la cavalleria, è giusto che offra lui, almeno la prima uscita', dall'altra quelle del 'E' giusto che dividiamo dai'. Io in fondo in fondo sono sempre per dividere, ma non voglio darlo a vedere, almeno alla prima uscita. Quella che metto in atto è una strategia che funziona nel 90% dei casi, che è letteralmente fare la mossa. Fai finta di tirare fuori il portafoglio, con estrema calma, lo tieni in mano mentre vi avvicinate alla cassa o mentre il cameriere deposita il conto sul tavolo, ma fate tutto a rallentatore, come foste in slow-motion. Così quando lui avrà già dato la sua carta di credito voi potrete fingervi deluse dicendo 'Ma no dai!', anche un po' stizzite. Logicamente lui risponderà con un 'Ma ti pare, figurati', al che potrete buttarvi alla ricerca di una seconda uscita con la semplice dichiarazione 'Vabbe la prossima volta pago io allora', ammiccante. Se invece siete di fronte ad un esemplare di uomo che pronuncia frasi del tipo ‘Hai per caso un venti spezzato’ per farvi mettere dei soldi, è furbo, sa il fatto suo, rassegnatevi. Come regola d'oro ricordatevi però che non c'è nulla di meno attraente di un uomo tirchio.
#7 Come faccio a fargli capire che voglio limonare se lui non sembra averlo capito?
Il famoso cincischiare. Se vi riporta a casa in macchina starete sedute su quel sedile con le chiavi in mano finché non capirà, cercando continuamente nuovi spunti di conversazione per non far finire l'appuntamento, sporgendovi per salutarlo prima di scendere, indugiando qualche secondo quando le vostre labbra saranno vicine. Se invece vi lasciate davanti a casa o fuori dal locale il consiglio è quello di stargli molto vicina, quasi addosso, mentre continuate la conversazione, e se lui ancora non capisce c’è un gesto vecchio come il mondo: toccargli il braccio. Quello dovrebbe rimettergli il moto in cervello quanto basta per collegarlo al piano inferiore, o almeno questo è quello che fonti attendibili (e maschili) riportano.
#8 Si scopa con i calzini addosso?
Nel caso in cui il post serata si trasformi in un 'Vuoi salire?', è molto probabile che vi troviate di fronte a questo dubbio. Questo è un quesito che prescinde i primi appuntamenti, è proprio una domanda esistenziale. C’è chi li tiene, chi no, chi è feticista, chi li toglie subito, chi si vergogna dei proprio piedi, chi vuole farseli togliere, chi li tiene anche per dormire, i casi sono infiniti. Ma non c’è niente di più triste di un paio di calzini bucati sull’alluce, nel letto come fuori.
#9 Le dimensioni del membro possono essere un buon motivo per non volere un secondo appuntamento?
So che detto così sembra un pensiero cattivo, ma siamo onesti. La delusione può arrivare al momento di togliersi i vestiti, quando le dimensioni del membro sono finalmente svelate. Vi assicuro che anche nel caso in cui si dovesse rivelare non più grande di una banana baby, cerchiamo tutte di essere mature e rispettose, vi diamo il beneficio del dubbio provando a convincerci mentalmente con un "Dai, ma vedrai che lo sa usare bene". Che infatti poi le dimensioni non sono neanche così importanti, conta quello che ci fai, lo sanno tutti. Ma se neanche tanta buona volontà ed entusiasmo sopperiscono a mancanze strutturali e d'esperienza avete due possibilità: dargli una seconda possibilità consapevoli che l'intesa non scatta per tutti subito, o potete tornare a casa tranquille dal vostro vibratore.
#10 Come faccio a fargli capire che vorrei un secondo appuntamento?
Sia che siate finiti a letto sia che la serata sia finita con un saluto molto cordiale, ogni primo appuntamento che si rispetti è seguito da 24/48 ore in cui siete assalite dai dubbi. Gli scrivo, non gli scrivo, gli mando un messaggio appena tornata a casa dall'uscita per ringraziarlo della serata, aspetto che sia lui a chiedermi se sono arrivata a casa, finirete per impazzire. Anche qui, partite da quello che volete voi. Volete risentirlo e uscirci insieme di nuovo ma lui non vi scrive? Dopo un paio di giorni prendete coraggio e mandategli un messaggio, può essere anche una cazzata, un meme divertente, una foto stupida, non ragionateci troppo. Take it easy.