I ristoranti utilizzano le app di incontri per truffare le donne?

Vi è mai capitato di conoscere qualcuno, andarci a cena e non vedere l’ora che l’agonia finisca perché chi vi sta davanti sputacchia quando parla con tanto di pezzi di anatra all’arancia tra i denti o non la finisce più di parlare con un tono di voce fastidioso di quanto era perfetta la sua ex e di come sua madre sia l’unica a cucinare le lasagne? Sono solo alcuni cliché di appuntamenti romantici che si dimostrano potenzialmente disastrosi sin dai primi minuti passati insieme, ma, se pensavate che le cose non potessero andare peggio, vi sbagliate di grosso. La nuova frontiera dei date da dimenticare forse non batterà la strana storia delle Tabi rubate, ma getta ulteriore sconforto verso chi è alla ricerca dell’anima gemella o, almeno, di qualche momento piacevole con un possibile partner. 

Benvenuti nell’era dei ristoranti che adescano partner/clienti sulle dating app

Se fosse un episodio di una serie tv si intitolerebbe “Pensavo di avere un appuntamento galante, invece sono stata adescata da un ristorante”. Già perché sui social sta emergendo un nuovo trend negativo che vede alcuni ristoranti fingersi attraenti utenti delle app di incontri e organizzare cene romantiche a cui non si presenta nessuno se la persona frodata. Il motivo? Sfruttare l’universale e basilare ricerca di amore e situationships come un trucco subdolo per convincere le persone a venire a mangiare nei loro locali. 

Le testimonianze su TikTok

"Ho conosciuto un ragazzo su un'app di incontri e mi ha subito chiesto di uscire con lui in un determinato ristorante", così inizia a raccontare la sua storia @paretay, usando la sua disavventura per mettere in guardia gli altri utenti di TikTok perché quello che è capitato a lei sarebbe potuto succedere a chiunque. Ha trovato un tipo che le sembrava interessante su una app di dating. I due si sono scritti ed hanno concordato subito un primo appuntamento per il giorno stesso in un ristorante scelto da lui. Lei è arrivata speranzosa e vestita di tutto punto, ma del suo partner nessuna traccia. Avrà pensato che fosse solo in ritardo, poi, mentre in minuti passavano ha pensato di essere stata bidonata perché "lui non si trovava da nessuna parte" e non rispondeva ai messaggi che gli aveva inviato per sapere dove si trovasse. Per sicurezza ha persino controllato sull’app, scoprendo che la aveva unmatched. Ormai era uscita, si era vestita, truccata e ha pensato che, almeno, poteva rimanere al tavolo e cenare. L’ulteriore smacco è arrivato più tardi, quando era già a casa. Mentre scorreva Facebook ha finito per scoperto che un'altra donna che era stata nello stesso ristorante aveva avuto un'esperienza simile alla sua. A quel punto @paretay ha capito di essere vittima di uno schema di marketing del ristorante che pubblicava falsi profili Tinder, abbinava le persone, le incontrava nel loro locale e poi le disabbinava per aumentare così il numero dei suoi clienti. "Ho scoperto che ora ci sono ristoranti che si spacciano per persone sulle app di incontri solo perché tu vada nel loro locale e una volta che ti hanno dato buca, sanno che probabilmente nove volte su dieci comprerai qualcosa da loro. E questo mi ha fatto impazzire", ha spiegato la creator parlando della sua recente esperienza di dating. 

Il fenomeno Food Diggers

Come fa notare @nosybystanders su TikTok, la pessima avventura di @paretay non è un evento isolato, ma un trend che sta diventando sempre più diffuso e che ha anche un nome: food digging. "Non è una novità. In realtà si tratta di un fenomeno che è stato scoperto per la prima volta in India o nell'area di Delhi", spiega Nosy. "E questo ragazzo di nome Archit Gupta... ha postato questa storia su Twitter, letteralmente una settimana fa, e in pratica ha raccontato che gli hanno dato buca in questo ristorante da questa "ragazza" che lui ritiene essere un bot e di aver finito per pagare". Inizialmente, il termine food digger indicava una persona che cercavano su siti di incontri qualcuno con cui uscire solo per avere un pasto gratuito in un ristorante che volevano provare, guidati dall’appetito o dalla voglia di assaggiare un’aragosta senza doverla pagare e non perché fossero interessati alla persona con cui stavano per condividere del tempo. Nel 2023, il concetto di food diggers si è ampliato, descrivendo un nuovo fenomeno di marketing truffaldino che ha lasciato in confini dell’India per espandersi negli States e, forse, ovunque. Le prime testimonianze parlavano di donne o uomini che attiravano dei malcapitati in un ristorante con la scusa di un appuntamento e che poi se andavano via con una scusa, lasciando la persona da sola al tavolo con il conto da pagare. Il tutto, probabilmente, in cambio di un qualche tipo di commissione per aver portato dei clienti. 

È la fine definitiva delle app di incontri?

Il food digging non è solo un nuovo livello di promozione e marketing per i ristoranti, una truffa e un’eventualità umiliante per chi ne è vittima e difetta di una forte autostima, potrebbe essere il segnale definitivo che le app di incontri forse non sono più l’opzione migliore per conoscere persone e potenziali partner. Non bastavano i furti di scarpe firmate, il ghosting, le personalità da red flag o la semplice mancanza di feeling. Ora, dobbiamo pure trovarci da soli a cenare in un ristorante in cui, altrimenti, non avremmo messo piede. E tutto per incrementare le entrate economiche di un sushi o di una pizzeria. Conoscere nuove persone, mettersi in gioco è sempre un rischio e ci sono app di dating che cercano di tutelare il più possibile i lori iscritti, soprattutto le donne, ma a tutto c’è un limite. È un peccato perdere la fiducia o decidere di non usare uno strumento potenzialmente utile solo per motivi di business. Se solo fosse più semplice incontrare e approcciare chi ci piace nella vecchia maniera…Nel frattempo lanciamo la moneta in aria che sia virtualmente o dal vivo e speriamo che il nostro date non si riveli un incubo anche per i nostri portafogli.