L'importanza della prevenzione contro il cancro al seno oltre l'ottobre rosa
L'associazione Susan G-Komen risponde alle nostre domande sul tema
27 Ottobre 2022
Ottobre è il mese selezionato dalla comunità internazionale per sensibilizzare la popolazione sull'impatto del tumore alla mammella in particolare nella popolazione femminile. I numeri sul cancro in Italia nel 2021 stimano 55.000 nuove diagnosi e 12.500 decessi, una cifra che secondo l'ISTAT è in decrescita costante dalla fine degli anni '90 (-0,8%/anno), grazie alla maggiore diffusione dei programmi di diagnosi precoce e l'anticipazione diagnostica, e quindi a tutte le iniziative organizzate da fondazioni come la Susan G Komen che si occupano di divulgazione ed educazione per la prevenzione del cancro al seno. Un segno che la consapevolezza ha un impatto estremamente positivo sulla malattia è che un tumore al seno identificato in tempo assicura il 90% di probabilità in più di accedere a terapie meno invasive e dolorose. Se adottare uno stile di vita sano può ridurre il rischio di ammalarsi, eseguire semplici esami diagnostici con regolarità può salvare letteralmente la vita. Lo dimostra l'impatto della pandemia a livello di controlli e operazioni in ambito oncologico, che ha causato ritardi negli interventi chirurgici, nelle prestazioni terapeutiche salvavita e blocco completo dei programmi di screening con 1 milione di esami mammografici in meno e oltre 3.500 donne che hanno scoperto di avere un tumore del seno in fase più avanzata.
Non bisogna mai smettere di ricordarlo: la prevenzione rimane l’arma più efficace che le donne (ma anche gli uomini e chiunque abbia una mammella) di tutte le età hanno, le persone più mature, ma anche le giovani. In Italia ogni anno si contano circa 53.000 nuovi casi di carcinoma mammario. Il 5-6%, quindi intorno a 3.000 casi, interessa donne che non hanno ancora compiuto 40 anni, registrando negli ultimi sei anni una crescita del 29% d'incidenza dei tumori al seno nel nostro paese tra le giovani tra i 25 e i 44 anni. Tra questi casi, più del 10% sono correlati a mutazioni ai geni BRCA. Di conseguenza, diventa importantissimo cominciare la prevenzione a partire dai 20 anni di età e soprattutto parlare di cancro al seno ad ottobre ma oltre ottobre, tutti i mesi dell'anno.
Parlare di tumore e rompere i tabù sulla malattia è fondamentale. Ottobre, il mese della prevenzione dei tumori del seno, è perciò un’opportunità per parlare di screening, autopalpazione, per informare e responsabilizzare tutti, ma non può essere l’unica occasione. Così acquistano sempre maggiore importanza la community di cancer survivor e persone come Nicoletta Saracco che sui social condividono esperienze, paure e progressi della malattia e iniziative di associazioni come Komen Italia, come ci racconta Eliana Naso, Chief Marketing Officer. Alcuni esempi sono la Race for the Cure, la più grande manifestazione per la lotta ai tumori del seno in Italia e nel mondo; la collaborazione con LPG e il loro endermologie® medical che può apportare benefici importanti quali l’ottimizzazione della microcircolazione, la riduzione dei fenomeni dolorosi associati alle cicatrici o allevia il linfedema; la Carovana della Prevenzione, il Programma Nazionale Itinerante di Promozione della Salute femminile che negli ultimi 5 anni ha offerto gratuitamente ”a domicilio” per la diagnosi precoce dei tumori del seno ad oltre 30.000 donne.
La necessità di continuare a tenere alta l'attenzione sul tema dei tumori del seno e più in generale della salute femminile e promuovere in modo concreto la prevenzione nelle sue diverse forme va accompagnata a bisogni sempre diversi, che cambiano negli anni. In primis, c’è il sostegno a coloro i quali vivono l’esperienza della malattia. È fondamentale che tutti abbiano accesso ai protocolli di diagnosi e di cura migliori e più recenti, ma anche alle risorse terapeutiche aggiuntive, utili a garantire oltre ad una cura adeguata al tumore anche il migliore recupero di un pieno benessere psico-fisico.