La tormentata storia tra Margot Robbie e Chanel

Pensavamo tutti che Margot Robbie fosse finalmente libera dal giogo di Chanel, specie dopo che l'attrice aveva sorpreso i fan arrivando ai Governors Awards a Los Angeles con un sensualissimo abito verde smeraldo targato Bottega Veneta. Sembrava l'inizio di una nuova era estetica per la Robbie, lontana da volant, colori polverosi, righe alla marinara, tulle e bottoni di bronzo che la facevano sembrare una bibliotecaria imbalsamata. Ma l’incubo è tornato. Sul Red Carpet dei Golden Globes, l’attrice indossava un abito rosa pastello, l’ennesimo look tedioso che non rende giustizia a una dea bionda che tutti gli stilisti vorrebbero vestire - e che tutti gli stilisti vestirebbero meglio. Finché, alla premiere di Babylon, il film di Damien Chazelle che la vede protagonista e in cui si dice abbia rubato un bacio a Brad Pitt durante un impeto recitativo, l’ennesimo colpo di testa: un vintage Versace da boudoir azzurro ghiaccio con pizzo rosso a contrasto, corpetto tipico del marchio e spalline stampate con motivo Medusa, già sfoggiato da Carla Bruni nel 1995. Mentre mezza Hollywood ha partecipato all’evento cosparsa di paillettes, gli occhi dei partecipanti erano tutti lì, sulla cascata di seta celeste che avvolgeva Margot Robbie.

Margot Robbie in Bottega Veneta

Margot Robbie in Bottega Veneta

Margot Robbie in Bottega Veneta

Margot Robbie in Proenza Schouler

Margot Robbie in Bottega Veneta

Margot Robbie in Versace

Margot Robbie in Chanel

Margot Robbie in Chanel

Sebbene, in quanto ambasciatrice di Chanel, Margot Robbie si rivolga regolarmente alla maison per i suoi look da red carpet - per creare l'abito couture indossato dall'attrice ai Golden Globes ci sono volute più di 750 ore - fortunatamente a volte le piace cambiarlo. Il tour stampa per Babylon l'ha vista con indosso Valentino, Bottega Veneta, Alaïa e molti altri designer, con grande entusiasmo dei fan di TikTok, che hanno accolto ogni suo nuovo look con fervore e criticato invece ogni fit Chanel con un polemico #freeher. Per un'apparizione al Jimmy Kimmel Live, Robbie ha optato per un abito in raso con bordi in pizzo di Alessandra Rich, sandali Aquazzura tempestati di cristalli e un lussuoso trench in pelle stile Matrix a completare il look. In occasione dei WSJ Innovator Awards, ha evitato i suoi soliti abiti voluminosi preferendo un completo sartoriale di Proenza Schouler bianco, composto da pantaloni svasati, giacca avvitata e camicia nera in pizzo a contrasto. A New York il suo street style migliore era di nuovo opera di Bottega: un blazer boxy gessato (invece del solito tweed Chanel) abbinato con un paio di pantaloni di pelle stampa denim, un piccolo trompe d’oeil firmato Matthew Blazy, ai piedi un paio di décolleté bordeaux e alla mano una Cassette verde vivo. 

Se dovessimo utilizzare una metafora universalmente comprensibile per spiegare una impasse stilistica di difficile risoluzione, potremmo dire che Chanel per Margot Robbie (e la sua stylist di lunga data Kate Young) è un po’ come un matrimonio affrettato, una decisione presa quando era ancora troppo giovane e sprovveduta per scoprire il suo stile. Bottega Veneta è invece l’amante, l’intrigante antagonista capace di far saltare una storia solida con il suo appeal trasgressivo. Chanel tutta pizzi e merletti, un po’ il look che vostra nonna si aspetterebbe da voi all’uscita dalla messa, Bottega Veneta tanta pelle e colori saturi, una dichiarazione d’indipendenza in un mare di silhouette virginali. Non ci è dato sapere chi dei due sceglierà Margot, ma speriamo faccia presto, perché, con la Awards Season ormai nel vivo e gli Oscar dietro l'angolo, se c'è qualcosa che possiamo dedurre con certezza dai suoi repentini colpi di testa sul Red Carpet, è che uno stile banale è meglio di uno stile incoerente. Nel frattempo, ci auspichiamo che un'altra star dalle taciute potenzialità in fatto di stile si liberi dal polveroso gioco di Chanel: Kristen Stewart è il tuo turno.