Volere è potere: guida alla manifestazione

La manifestazione è una pratica connessa alle leggi universali, tra cui la Legge dell’Attrazione, che intende spiegare il funzionamento dell’universo e il perché succeda un evento piuttosto che un altro, eliminando quindi il concetto di “casualità”. Considerando che l’universo è costituito di materia, che se osservata molto da vicino è in costante movimento e sprigiona energia, possiamo dire che  davvero tutto è fatto di energia e abbracciare la chiave della Legge dell’Attrazione, secondo cui tutto è fatto di energia e ogni evento ha una vibrazione, ma soprattutto la materia che risponde alla stessa frequenza si attrae. La Legge dell’Attrazione si fonda sul un principio di equilibrio, per cui ciò che vibra su una frequenza di amore, attrae amore, ciò che vibra su una frequenza di gratitudine, attrae gratitudine; ciò che vibra su una frequenza di mancanza, attrae mancanza.

Tutto questo riguarda anche gli esseri umani, fatti di materia, che contengono energie diverse modificate da tanti aspetti, tra cui la mentalità, le emozioni, le pulsioni e le scelte. Ogni essere umano è pieno di energia che varia in base alle emozioni predominanti e soprattutto valori fondanti che qualcuno riconosce, anche dette credenze. Le credenze hanno un ruolo fondamentale nella manifestazione e sono ciò che più di ogni altra cosa determina ciò che si manifesta nella propria vita. Queste interpretazioni personali della realtà mettono in moto un certo tipo di energie, che creano quindi una realtà che le rispecchia perfettamente. Più ci si muove in modo positivo verso un’immagine di se stessi che riconosciamo come valida e di cui siamo soddisfatti, più la realtà assomiglierà a ciò che hai affermato.

Quindi, come si fa a manifestare nella vita la realtà che si desidera? Partendo se stessi e dai propri processi interiori. Manifestare in modo consapevole significa scegliere il proprio obiettivo e assaporarlo, sentirlo e materializzarlo davanti a sé prima di vederlo realizzato, questo perché bisogna abituarsi, essendo ogni convinzione, pensiero e azione non è altro che una forma di abitudine. Usare le parole, l’energia del suono, per affermare un pensiero è un modo per abituarsi a pensare positivamente. Ad esempio, se ci si ritrova a girare a vuoto senza trovare nemmeno mezzo parcheggio, immaginare già il momento in cui lo si sarà trovato, il sollievo di avercela fatta finalmente o la gratitudine per quella persona che ha liberato il posto è un modo per visualizzare il risultato finale, una forma di concentrazione ulteriore. L’Universo non ci casca – ogni tecnica, che sia visualizzazione, affermazioni o altro, è un supporto, per aiutare a sentire e modificare la propria energia. Creare nuove abitudini, anche di pensiero, e può modificare davvero la  propria realtà.

C’è un riscontro scientifico su tutto questo? La risposta è non ancora. La fisica quantistica si sta impegnando per dare risposte che avrebbero un enorme impatto su come si percepisce l’universo, ma al momento si ritiene che non esistano ancora gli strumenti necessari per dare una spiegazione. Così come la gravità esisteva prima che la si capisse, ci si trova in una situazione in cui la mente umana non è in grado di dare una spiegazione ad un fenomeno come quello dell’attrazione di energia che tuttavia viene osservato in continuazione. Come dice Eckhart Tolle in The Power of Now: “Provaci e la prova sarai tu”. Scoprire il potere del proprio pensiero, riprendere in mano la propria mente dalle continue distrazioni da cui si viene bombardati ogni giorno e soprattutto fare attenzione a come ci si rivolge a se stessi è un modo per manifestare piccole cose, che rendono la vita più leggera.