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È la fine del make-up da clean girl

Può una tendenza che promuove il minimalismo diventare discriminatoria?

È la fine del make-up da clean girl Può una tendenza che promuove il minimalismo diventare discriminatoria?

Nonostante l'estate, le temperature da incubo e il problema del sudore, che nessuna cipria può a quanto pare mettere a tacere per più di qualche ora, il make-up della clean girl non è più la tendenza in prima posizione, che pensavamo fosse nata per restare, nei nostri cuori. Certo, nonostante il brand di Hailey Bieber Rhode se ne sia uscito con nuovi popolarissimi blush, la regina del make-up vedo-non vedo non sta più convincendo il popolo del web che una minuscola passata di lip-oil e un po' di correttore picchiettato sulle occhiaie siano la soluzione a tutti i mali.

Se la clean girl è passata di moda cosa ci resta? I nuovi trend TikTok del make-up

Per capire cosa è di moda adesso nel mondo del make-up, partiamo dalle nuove release e dai creator con cui i brand collaborano. Un esempio? MAC Cosmetics ha lanciato una nuova collaborazione per il National Lipstick Day. Lo storico marchio di bellezza ha collaborato con Ryan Destiny, Gabbriette e Karen Sarahi Gonzalez per creare esclusivi set di rossetti in edizione limitata. In particolare, quello che ha scatenato l'attenzione di tutti gli appassionati è proprio il pack dedicato a Gabbriette, da tempo it-girl alternativa e affermatissima nel mondo della moda, con le sue sopracciglia sottilissime e l'allure unapproachable. Questo set comprende la matita labbra Stone, grigio freddo, un vero e proprio statement, il rossetto Lustreglass Sheer-Shine nella shade $ellout e il gloss stick Squirt Plumping in Simulation. Una combinazione da urlo che nulla ha a che fare con il clean girl make-up. Le tonalità ricche e profonde scelte da Gabbriette sono perfette per coloro che amano un'estetica drammatica e tagliente.

La ribellione di Isamaya

Avete mai sentito parlare di Isamaya? Il brand è famoso per le sue due palette di punta, Industrial e Industrial 2.0: se la prima è continuativa, la seconda è stata un miraggio e a oggi è sold-out, il che la rende un pezzo limited edition. Isamaya descrive la Industrial come "una ribellione contro le convenzioni di bellezza: una palette di ispirazione grunge con una visione punk". Presenta 14 tonalità di ombretto riccamente pigmentate e non per i deboli di cuore. Creata per gli anticonformisti, può essere utilizzata in qualsiasi modo, sugli occhi o sul viso. C'è anche la possibilità di aggiungere acqua ai pigmenti per intensificarli o usarli come eye-liner. Insomma, rappresenta un diverso approccio al make-up, in cui il focus non è più solo quello di accentuare le potenzialità dei propri lineamenti, ma di divertirsi con il trucco e di non aver paura di osare e uscire fuori dalla comfort zone. 

@not_another_hanna You guys know I love these cream clay eyeshadows by @MOB Beauty Using shade M81 to create this barbie inspired eye. Setting the shadow with a loose powder and a chunky wing #beauty #makeup #mobbeauty #creameyeshadow #barbie #editorialmakeup Video Games - fullsong4you

Le make-up artist e creator da seguire in un mondo post clean girl

Hanna è una professional make-up artist che, con la sua estetica impeccabile e i look proposti, ha cercato uno stile che si avvicinasse a un grunge chic curato, con un elemento in più, personalizzato. I suoi look, accompagnati naturalmente alle bleached brows, la rendono riconoscibile e particolare. Niko Haagenson è fondatore di Subversive beauty, un podcast che vuole distruggere gli ideali di bellezza e ricostruirli da zero. La sua scommessa è quella di portare nel mainstream un make-up innovativo, sfrontato, senza vincoli né etichette, che possa far sentire a proprio agio anche chi non rientra nei canoni standard di ciò che la società impone. Questa critica è necessaria. Come evitare di sentirsi schiacciati da queste idee di bellezza tradizionale se non sviluppando e seguendo un proprio senso dello stile? A volte dimentichiamo che la bellezza è una forza. E che non dobbiamo sottometterci a una bellezza passiva; possiamo affermare una bellezza attiva, autentica, unica.

@erinparsonsmakeup @Half Magic @Donni Davy i should expect no less from a Makeup Artist owned brand these products were sent to me in PR and i could not be more grateful! #euphoriamakeup #makeupartist #eyelinertutorial original sound - Erin Parsons

Erin Parsons conta quasi due milioni e mezzo di followers: diventata famosa per essere, oltre che una make-up artist, una collezionista di pezzi make-up vintage, non si lascia mai rilegare a un look unico, ma pur avendo il suo signature style ci lascia sempre a bocca aperta. "My whole goal in life is to know every reference that exists on Earth", ha detto Parsons, che ha iniziato come assistente della sola e unica Pat McGrath e ha seguito Gigi Hadid come sua personal make-up artist, lavorando a campagne per Reebok, Tommy Hilfiger e Maybelline.

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I limiti del clean girl make-up

È semplice? Sì. È bello? Sì. E allora perché sempre meno persone stanno optando per un make-up standardizzato e conforme al resto della società? L'estetica della clean girl è nata come movimento di contrasto agli stili elaborati che in precedenza dominavano la moda nel 2016 e oltre. Essa enfatizzava il trucco minimale, i colori neutri e una maggiore praticità. Questo approccio ha preso piede grazie a influencer come Matilda Djerf e alla sua estetica scandinava. Con oltre 500 miliardi di visualizzazioni su TikTok, la tendenza è quella di una pelle fresca e luminosa (senza imperfezioni, per favore), di sopracciglia pettinate, di un fard naturale sulle guance e di un incarnato uniforme. Una pelle senza imperfezioni, senza brufoli, senza texture: insomma, standard di bellezza impossibili per la maggior parte dei comuni mortali. Ma non dovevamo essere pratiche e libere? In un mondo che considera acne, capelli ricci e peach-fuzz sinonimo di disordine, forse è meglio rivalutare il significato di minimalismo estetico ed esprimersi liberamente, in barba ai trend.