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L'industria beauty sta già pensando alla gen alpha

I pre-adolescenti sono i prossimi grandi clienti

L'industria beauty sta già pensando alla gen alpha I pre-adolescenti sono i prossimi grandi clienti

Non ci è voluto molto, ad accogliere la Generazione Alpha tra le fila dei clienti dell'industria del beauty e del wellness. Dopo una iniziale polemica - canalizzata nel caso statunitense dei Sephora kids, ovvero dei pre-adolescenti che invadevano i punti vendita Sephora alla ricerca di prodotti molto costosi e molto poco adatti a loro per riprodurre le intricate skincare routine che vedevano su TikTok - ecco che si pensa al futuro, alla prossima grande ondata di consumatori a cui rivolgersi quando la Gen Z, al momento sulla cresta dell'onda, sarà stanca di novità, stagnante.

Quali sono gli anni della Generazione Alpha?

Si parla di Gen Alpha per tutte le persone nate, approssimativamente, dal 2010 al 2025. Si tratta dunque dei giovanissimi, che stanno entrando proprio in questi anni nei loro teenage years. Al momento, sono 2 miliardi di persone nel mondo. Sono la prima generazione a vivere servizi completamente remoti, dalle lezioni virtuali all'intrattenimento in streaming, passando per lo shopping online.

@team2moms Gen alpha slang is confusing

Sono appassionati di bellezza e influenzano gli adulti

Giovanissimi e intraprendenti, i Gen Alpha amano il beauty, soprattutto la skincare. Secondo il sondaggio autunnale di Piper Sandler, infatti la loro spesa annuale si aggira intorno ai 324 dollari annuali, in aumento del 23% rispetto al 2023. Ancora, hanno grande influenza sui propri genitori. Secondo un report di DKC, il 92% di loro afferma che i propri figli li introducono regolarmente a nuovi prodotti, servizi o brand. Questa influenza si estende a quasi tutte le categorie di prodotto, inclusa la bellezza, con spese nelle famiglie con bambini superiori rispetto a quelle senza bambini (16% vs 6%, secondo Circana). Anche le vendite delle fragranze di lusso, settore in forte crescita, sono cresciute del doppio nelle famiglie con figli rispetto a quelle senza. 

@izzyinfluence What is a gen alpha influencer and why is it just a younger sephora ten year old #sephora #influencer #genalpha #genalphainfluencer #ulta #skincare #gena #insane #stitch #garzacrew original sound - Isabella :)

La sfida dell'industria beauty

Tutte queste cose, come è facile immaginare, li rendono una preda ghiotta per i marchi, che stanno cercando di capire come rispondere direttamente ai loro bisogni rimanendo il più eticamente corretti possibile, senza spingere su di loro standard impossibili, pressioni di perfezione e complessi già dalla giovanissima età. Sono giovani ma esigenti, si annoiano facilmente e sono aggiornati sulle ultime novità su TikTok. Stupirli è difficile. 

@laurenbliss91 YAWN is next in my series on beauty brands you might not know about! YAWN is a makeup and skincare brand made specifically for kids. It’s old news by now that Gen Alpha are obsessed with beauty products and while it may feel “icky” for a brand to be marketing to them, kids are and will continue to be interested in beauty products so I would love for more brands that are about play, not about looks, to become popular. I am also begging for Bath & Body Works to bring back Art Stuff!!! Have you heard of @yawn.world? Follow for more! #beautyindustry #skincare #brandsyouneedtoknow #sephorakids #genalpha #makeup #greenscreen original sound - Laurenbliss

Un nuovo equilibrio creato apposta per la Generazione Alpha

Ci si concentra soprattutto sul trovare un nuovo equilibrio tra grande passione per il beauty da una parte e, dall'altra, l'appello per un uso responsabile della skincare. Come riporta Premium Beauty News stanno nascendo, a tal proposito, brand specifici, che si rivolgono proprio al pubblico di giovanissimi. Uno di questi è Indu, marchio inglese che collabora con più di 250 appartenenti alla gen alpha per sviluppare prodotti e campagne. A giugno, il brand ha lanciato Indu 101, un blog di contenuti educativi rivolti ad adolescenti e pre-adolescenti. Non è l'unico. Tra gli altri anche Byoma, con la campagna MiSKINformed, che mette in luce la disinformazione nel settore beauty, Bubble, che ha collaborato con Inside Out 2, e The Ordinary. Insomma, la strada giusta sembra essere quella dell'informazione e della comunicazione diretta. Basterà?