La designer che trasforma vecchie Nike in nuove scarpe
I modelli ibridi di Ancuta Sarca sono l’esempio più cool di DIY
25 Luglio 2019
Segnatevi questo nome: Ancuta Sarca.
C’è lei dietro le scarpe più instagrammate del momento, un interessante mash-up tra sneaker e kitten heel. La designer rumena, londinese d’adozione, ha avuto l’idea di unire questi due mondi dai mood apparentemente contrastanti durante un trasloco. Imballando le sue cose la ragazza si è accorta di avere molte scarpe rotte o troppo vecchie per essere indossate di nuovo, ma, invece di gettarle, ha deciso di dare loro una seconda vita. Così Ancuta, armata di spirito DIY, ha messo a frutto i suoi studi in fashion womenswear e menswear e gli anni trascorsi a lavorare per Meadham Kirchhoff e Ashish combinando la tomaia delle sue Nike con il tipico look retrò dei kitten heel e il cinturino sulla parte del tallone che caratterizza le slingback. Il risultato è un inconfondibile sandalo dalla silhouette allungata e appuntita che risulta decisamente accattivante, come dimostra il successo che le creazioni di Sarca stanno avendo online.
L’interesse verso i suoi modelli è forse nell’unione tra elementi maschili e femminili, come la creativa sottolinea, spiegando inoltre il suo amore per Nike:
Un altro segreto dell’interesse verso il lavoro di Ancuta è sicuramente l’effetto DIY. In un momento in cui tutti i brand del settore moda (e non solo) si stanno interrogando su come migliorare l’attenzione verso la sostenibilità dei loro prodotti, riciclare in maniera creativa qualcosa destinato a diventare spazzatura sembra un’idea intelligente. Un piccolo gesto che, se praticato da molti, potrebbe avere un reale impatto sia sull’eco-sistema sia sull’evoluzione dell’industria. La designer ne è consapevole:Ciò che mi attirava così tanto era l'idea di femminilizzare le scarpe da ginnastica. E' abbigliamento sportivo, ma non proprio. Volevo collocare le sneaker in un contesto diverso e dare loro una funzione completamente nuova - elegante e femminile, spingendo i confini di ciò che possono diventare. Ho sempre amato l'estetica [di Nike], ha un ruolo enorme nella storia dell'abbigliamento sportivo e il logo sembra piuttosto divertente e inaspettato sui tacchi.
Nella nostra epoca, in cui purtroppo la moda è una delle industrie più inquinanti, penso che una delle cose più consapevoli che potrei fare come stilista sia usare ciò che già esiste, non producendo sempre di più.
DIY è spesso sinonimo di unicità e questo, in una società che predilige copie e cloni, ha un appeal quasi irresistibile.