La designer che trasforma vecchie sneaker in abiti futuristici
L’upcycling di All Amin unisce creatività e sostenibilità
02 Dicembre 2019
Se pensate che le vecchie sneaker siano da buttare, vi sbagliate di grosso. La verità è che sono il materiale base delle creazioni più cool del momento. Chiedetelo a Rombaut, il marchio di scarpe vegane preferito da Bella Hadid famoso per i suoi Cowboy Sneakers Boccaccio, o ad Ancuta Sarca, designer rumena che realizza le sue scarpe ibride mixando Nike vintage e kitten heel. Anche @haramwithsugar ha colpito l'attenzione della rete trasformando vecchie sneaker in capi d’abbigliamento e accessori dal mood futurista.
Dietro al progetto c’è All Amin, talentuosa studentessa di fashion design cresciuta in una piccola città tedesca chiamata Reutlingen. Le scarpe sono sempre state la sua passione, ma sono diventate una vera e propria ossessione quando ha iniziato a lavorare da Footlocker. Ormai sneakerhead a tutti gli effetti, la 23enne curda aveva collezionato così tante paia di scarpe da non riuscire a indossarle tutte:
Avevo una stanza intera piena di scarpe. Oggi maledico il consumismo malato di cui sono stata vittima, ma almeno mi ha fatto aprire gli occhi sulla società in cui viviamo. Ero ossessionata dai trend e compravo scarpe nuove tutti i giorni.
Invece di buttarle, All decide di regalare loro una seconda vita. Come un dottor Frankenstein fashion, la giovane designer seziona, taglia, cuce e rimonta parti di sneaker dando vita a qualcosa di completamente nuovo e cool. Il suo stile? Lei lo definisce “ironico, genderless e senza taglie”.
Le sue creazioni più interessanti sono i bustier, realizzati unendo tomaie con fili metallici argentati o i colletti fatti con vecchie Timberland, perfetti per sdrammatizzare look romantici e abiti pieni di balze e pizzi.
Tra le sue creazioni non ci sono solo bustier, ma anche scarpe che sembrano perfette per un costume da cosplayer, realizzate innestando platform su un tacco simile ad un fungo o impilando diverse suole una sopra l’altra con la linguetta di una Nike a fare da cinghia a strappo.
Un elemento molto importante della sua moda è la sostenibilità. All Amin, che tre anni fa ha iniziato ad acquistare esclusivamente capi di seconda mano e sta cercando di diventare vegana, lo sottolinea:
Le persone che mi circondano continuano a comprare fast fashion senza neanche mettere in discussione questa abitudine. Le grandi aziende si fanno conoscere per le loro collezioni "conscious" ma poi producono tutto in Bangladesh. Solo una piccola parte degli abiti usati vengono poi davvero impiegati nell'up-cycling, mentre la maggioranza diventano asciugamani o stracci, se non vengono direttamente bruciati. […] Sono felice di sapere che attraverso il mio lavoro quelle scarpe ottengono una terza, e a volte anche quarta, vita.