Il romanticismo della collezione SS21 di Yuhan Wang
Una serie di abiti floreali che evocano una femminilità delicata in bilico tra Oriente ed Occidente
23 Settembre 2020
La collezione SS21 di Yuhan Wang prende ispirazione da Strange Tales from a Chinese Studio, un libro di favole illustrate del XVIII secolo dove demoni, fantasmi, piante e spiriti femminili sono solo un espediente letterario per esplorare le tante sfumature del potere femminile.
Il risultato è una serie di creazioni che raccontano un amore puro e fedele, un romanticismo potente fatto di abiti di raso drappeggiati, rouches, pizzi, giacche jacquard, gonne a tubino strutturate, sottili top in tulle e silhouette dal mood vintage che uniscono Oriente e Occidente. Wang veste una donna che mostra la forza della sua fragilità, che ama indossare capi decorati con tulipani, primule, uva e foglie di vite che rappresentano la festa d'autunno, intesa come la gioiosa celebrazione di una vita migliore, e, con la loro palette di blu cipria, bianchi perlacei, lilla e gialli, sembrano usciti da un quadro impressionista.
Cresciuta nella provincia portuale di Weihai, Yuhan Wang ha studiato graphic design alla School of Visual Arts di New York e poi si è trasferita a Londra dove si è diplomata in Fashion Design alla Central Saint Martins. Nella capitale inglese ha fondato il suo brand omonimo e, grazie al suo lavoro che esplora i tradizionali ideali asiatici di bellezza femminile, i temi dell'identità e le loro connessioni con la cultura occidentale, è stata premiata nel 2016 con L'Oréal Young Talent Award ed stata nominata per premio LMVH 2020.
Le donne nascono con il potere della delicatezza. Il romanticismo è la sorgente che arricchisce e sviluppa la nostra vita; senza di esso saremmo in un deserto.
Wang ne è convinta e, stagione, dopo stagione, ricrea questa idea con i suoi bellissimi abiti. Come testimonia anche la collezione SS21, presentata con un lookbook scattato da Amber Pinkerton con lo styling di Anders Sølvsten Thomsen, ispirato all'intimità femminile esibita nei ritratti di attori di fanzine teatrali come The Play Pictorial.