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La collezione SS21 di Marine Serre

La designer ha presentato i nuovi capi con il suggestivo cortometraggio distopico "Amor Fati"

La collezione SS21 di Marine Serre La designer ha presentato i nuovi capi con il suggestivo cortometraggio distopico Amor Fati

Un corpo nudo steso su un tavolo operatorio è il punto di partenza attorno a cui ruotano i viaggi alla scoperta di nuovi mondi di un gruppo di figure mistiche. Con l’aiuto di oggetti simbolici, due individui criptici navigano tra esistenze parallele, in una proiezione astrale che diventa un fiducioso salto verso l’ignoto. È Amor Fati, il cortometraggio distopico con cui Marine Serre ha scelto di presentare la collezione SS21 durante questa PFW.

Realizzato in collaborazione con i registi Sacha Barbin e Ryan Doubigo ed il compositore Pierre Rousseau, il film ha per protagoniste la cantante iraniano-olandese Sevdaliza e dall'artista francese Juliet Merie, amica e collaboratrice di Marine, e si ispira al concetto di Amor Fati di Nietzsche che invita ad abbracciare la realtà con la sua parte di caos e di orrori per superarla.

Il titolo, Amor Fati, è un invito ad abbracciare attivamente tutti i piaceri e le avversità della vita senza giudizio - racconta la designer - L'urgenza del cambiamento e dell'adattamento è esplorata attraverso la ciclica narrazione visiva del film, dove i personaggi mutano senza soluzione di continuità mentre si muovono attraverso tre ambienti simbolici - un laboratorio, un paesaggio naturale e un mondo acquatico sotterraneo - ognuno carico di narrazioni stratificate e ricco di emozioni. Due figure camaleontiche passano attraverso questi mondi diversi, mentre i loro abiti e le loro apparenze si adattano alle situazioni che incontrano. Ci sono tre "clan" associati: gruppi di persone affiatate che modellano e sostengono il viaggio dei personaggi centrali, come custodi del loro destino. 

Tra atmosfere che ricordano i classici distopici degli anni Ottanta, come Dune, gli horror di Cronenberg e il mood surreale di Un Chien Andalou, le immagini raccontano come il potere di cambiare il proprio stile o il proprio modo di essere, di trasformarsi o di mimetizzarsi costruisca narrazioni personali attraverso i capi che si sceglie di indossare.

Le collezioni di Serre si sono rivelate quasi un presagio dello strano periodo che stiamo vivendo, tra crisi politiche, sociali, sanitarie ed ambientali, e anche la SS21 veste la contemporaneità con un twist futuristico, fatto di una serie di pezzi funzionali realizzati in nylon biodegradabile, body second skin con la caratteristica luna crescente, giubbotti e pantaloni cargo e una nuova proposta di capi sartoriali  come i completi monopetto in tessuto jacquard.