Il ruolo delle donne nello sneaker game secondo @sneakersbywomen
Oggi il mondo delle sneaker può davvero essere considerato inclusivo?
13 Gennaio 2021
Se c'è un merito da attribuire al 2020 è sicuramente quello di aver messo un po' tutto in pausa regalando il tempo e la preziosa possibilità di riflettere. Il 2020 è l'anno in cui il dibattito su quanto sia importante la quota femminile all'interno della sneaker culture è diventato centrale, costringendo l'intera community e il mercato a pensare a delle soluzioni. Soluzioni ricercate negli anni in modo sbagliato e per certi versi completamente evitate.
E se la domanda era "basta una big hype release al femminile - quella della Air Jordan 4 x Off-White - per recuperare anni di ingiustizia e di rosa incontrastato?" la risposta è stata decisamente no.
Quello di cui le appassionate di sneakers hanno bisogno, come emerso dalla terza puntata di The SneakerPod, è ricevere il giusto riconoscimento all'interno del mercato e della sneaker community.
Se dunque il 2020 è stato l'anno che ha fatto finalmente emergere il problema il 2021 potrebbe diventare l'anno in cui pensare e ricercare le prime e fondamentali soluzioni.
Julia Lebosse ha deciso di dare il suo contributo creando @sneakersbywomen, la community Instagram e Facebook che celebra le donne e il loro contributo all'interno della sneaker industry. Julia ha raccontato ad nss G-Club il suo progetto in una mini intervista.
Ciao Julia, raccontaci un po' di te e di quando hai deciso di creare @sneakersbywomen.
Ho 18 anni (ne compio 19 il 20 gennaio!) sono Franco-Jamaicana e frequento il primo anno di Fashion Buying e Marketing alla De Montfort University a Leicester, UK. Oltre la mia passione per il footwear ho un passato nel nuoto agonistico e adoro tenermi sempre attiva nel mio tempo libero. Fin dal primo lockdown ho fatto escursioni e camminato quasi tutti i giorni, stare all'aria aperta mi ha aiutata in questi tempi difficili.
Ho creato l'account Sneakers by Women sette mesi fa. Ho da sempre una grande passione per il footwear, in particolare le sneakers. Mi è sempre piaciuto fare ricerca e imparare di più sui designer, la cultura e la narrazione di questo mondo. Da qui ho potuto constatare la mancanza della rappresentanza femminile, soprattutto per le donne della comunità black all'interno del mondo delle sneakers.
Il mio obiettivo era quindi creare una piattaforma per sostenere le tutte le donne incredibili che fanno parte del settore. Dalle designer alle marketer, passando per le artiste e le collezioniste di sneaker: Sneakers by Women è una piattaforma per amplificare la voce delle donne.
Quali sono state le difficoltà che hai dovuto affrontare nel tuo percorso con le sneaker?
La parte più difficile del mio viaggio all'interno del mondo delle sneaker ha a che fare principalmente con il riuscire ad acquistarle. Non ho mai avuto molta fortuna con l'app SNKRS o le raffle. E da studente, pagare il prezzo di resell è praticamente fuori discussione. Ci sono comunque tantissime gemme che passano inosservate poiché considerate "non cool" o alcune sneakers vintage su eBay o Depop che sono il grosso della mia collezione.
Quali sono secondo te gli argomenti che dovrebbero essere approfonditi quando si parla di sneakers e donne?
Il problema più grande che deve essere approfondito è la mancanza nel settore di donne della black community che vengono seguite e ascoltate. Ci sono tantissime donne che vengono continuamente tenute nell'ombra anche se di fatto sono una parte enorme e fondamentale della cultura e della sneaker community. È arrivato il momento di cambiare questa cosa!
Pensi che stia avvenendo un vero cambiamento nel mondo delle sneakers per includere il pubblico femminile? E quali potrebbero essere le soluzioni per rendere lo sneaker game più inclusivo?
Penso di sì. Recentemente Titi Finlay ha pubblicato una citazione che è diventata virale: "Non abbiamo bisogno di esclusive femminili. Abbiamo bisogno di taglie femminili". Questo post si è diffuso a macchia d'olio, perché è qualcosa che tante altre donne condividono. Più di recente Lucy Thorpe in un articolo su Highsnobiety ha raccolto i pensieri e le opinioni di tante altre donne fantastiche del settore. È stato bello vedere questo argomento discusso e diffuso su scala più grande. Finalmente le donne vengono un po' ascoltate, spero davvero che questo continui.
Una soluzione per rendere lo sneaker game inclusivo è sicuramente ripensare alle size. Questo aiuterebbe non solo le donne che vogliono acquistare colori e/o silhouette da uomo, ma anche il contrario. Penso anche che si debba pensare ad un nuovo modo di mettere "in palio" le sneakers, i bot diventano sempre precisi e finiscono per rovinare il sistema. Un'idea potrebbe essere inserire una serie di domande a cui rispondere per poter acquistare le release più ambite e limitate. Le domande dovrebbero essere basate sulla storia e il concept che c'è dietro alla scarpa, facendo così in modo che le sneakers possano essere acquistare solo dai veri appassionati.
Qual è la tua sneaker preferita e quali sneakers, secondo te, sono particolarmente significative per la cultura sneaker femminile?
In molti sono a conoscenza del mio amore per la New Balance 327 ormai. Una sneaker che vorrei tanto acquistare è la AMBUSH Nike Dunk in "Lethal Pink". Disegnata da Yoon Ahn, la sneaker è ispirata alla bike, car, and truck culture giapponese ed è progettata per dare l'impressione che la sneaker si muova. È una scarpa che non passa inosservata e ha un aspetto simile al mio primissimo paio di high top sneakers, mi piacerebbe tornare indietro nel tempo e indossare di nuovo qualcosa del genere.
Molti magari non lo ricordano ma quasi 40 anni fa, una delle sneakers più popolari era la Reebok Freestyle. È stata la prima sneaker mai progettata (da Angel Martinez) e commercializzata per le donne. Questa per me è una parte importante dell'inizio della storia delle sneaker da donna e non dovrebbe essere dimenticata.