Chi è Bianca Jagger, queen dello Studio 54 e icona di stile
Dalla storia d'amore con Mick Jagger al leggendario 32esimo compleanno nel club newyorkese
11 Marzo 2021
Ognuno ha i suoi segreti, ed il mondo della moda non è da meno. In questa rubrica vogliamo svelarvi dei momenti che hanno plasmato, caratterizzato e condizionato il mondo della moda, e non solo. Il momento memorabile di questo mese è il fantasmagorico 32esimo compleanno dell'icona Bianca Jagger, queen dello Studio 54.
L'arrivo a Parigi e l'incontro con Mick Jagger
Partiamo dal principio. Blanca nasce in Nicaragua nel 1945. Dopo un’infanzia non molto facile riesce all’età di 16 anni a guadagnare una borsa di studio per il Paris Institute of Political Studies, iniziando così la sua vita all’estero. Dopo un anno a Parigi decide di modificare legalmente il suo nome da Blanca a Bianca.
Tra la fine degli anni '60 e l’inizio degli anni '70 inizia a farsi conoscere come come modella con grandi ambizioni verso una carriera cinematografica. E, finalmente, dopo qualche frequentazione non andata a buon fine, arriva la svolta: incontra Mick Jagger e fra loro è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Inizia a seguire Mick durante i suoi tour e dopo numerosi mesi di frequentazione lui le chiede di sposarlo (e sarà anche l’unica donna che sposerà). Ed è qui che la loro storia diventa un sogno, infatti i due volano verso il sud della Francia e solo 24 ore dopo la proposta, convolano a nozze a Saint Tropez.
Giusto per confermare la sua eleganza, Bianca indossava una giacca di Yves Saint Laurent (senza sotto nulla) e un cappello con veletta, look che l’ha resa un'iconica fashion senza tempo e punto di riferimento per la moda. I due trascorrono la luna di miele in Italia quando Bianca era già incinta di 4 mesi, e alcuni mesi dopo viene alla luce Jade Jagger. La relazione della coppia era un po’ travagliata, si vocifera anche qualche storiella da entrambe le parti, ma i due comunque continuano ad andare avanti.
L'esordio nella moda e lo stile
Il 1974 è stato un anno di svolta per Bianca. Essere sulla copertina di Vogue le dà la forza e la determinazione per definirsi a prescindere dal successo e dalla carriera del marito, ed inizia ad imporre la sua presenza nei night club di New York. E proprio in questa scena inizia a sfoggiare i suoi look più gloriosi che l’hanno portata ad essere una vera e propria icona di stile di quel decennio (e non solo). Sicuramente alcune amicizie sono state fondamentali: ricordiamoci della grande amicizia con Andy Warhol, di cui era la confidente. Inoltre era amica e musa ispiratrice del noto designer Halston (a breve uscirà su Netflix un documentario proprio su di lui), famoso per le creazioni disco glam anni '70. Bianca indossava sempre i suoi capi per l’annuale Met Gala e spesso li riproponeva anche allo Studio 54.
Un capo che Bianca portava in modo impeccabile e timeless erano sicuramente i completi suit (uno dei suoi pezzi preferiti), che ha indossato innumerevoli volte per le strade di New York, in discoteca e, come anticipato, anche al suo matrimonio.
Anche gli accessori per i capelli erano un pezzo chiave del suo guardaroba, al punto da realizzarne alcuni lei stessa. Dai berretti con le paillettes, alle velette, ai cappelli di paglia. Oppure i choker, tornati alla ribalta negli anni 2000, erano un simbolo distintivo dei look di Bianca. È stata sempre lei a sdoganare gli occhiali da sole nei nightclub (thanks Bianca!).
Lo Studio 54
Ma se parliamo di anni '70 e di Bianca Jagger, non si può non citare lo Studio 54, di cui era la regina indiscussa. Questo famigerato night club, simbolo di eccessi ed edonismo ed estremamente popolare negli ultimi anni '70, era covo di artisti, designer, modelle, rockstars, etc... insomma qualsiasi personaggio dell'élite di quei tempi lo frequentava (come si vede nel documentario di Matt Tyrnauer). Lo Studio 54 non è stato unicamente un club ma un vero e proprio simbolo, un evento che ha avuto un enorme impatto culturale ed è stato fonte di ispirazione nel mondo della moda per molti decenni. Ricordiamoci che fu uno dei primi locali a stabilire la selezione all’ingresso, con conseguente presenza di code chilometriche, che lo rendevano ancora più esclusivo. Ma la vera peculiarità era la struttura teatrale del club, che faceva sentire tutti protagonisti.
Ogni evento che si svolgeva in questo club era unico e stravagante. La scenografia, i costumi, ogni dettaglio era importante. Gli eventi imperdibili erano Halloween e Capodanno: durante queste feste talentuose star svolgevano performance esclusive e una pioggia di champagne cadeva dall’alto a mezzanotte. C’erano trapezisti, ballerini, artisti dal vivo, acrobati, colombe, cavalli, qualsiasi cosa che potreste immaginare lì c'era. Proprio l'eccesso è stato il suo punto di forza ma anche la sua fine: ciò che l’ha reso ancora più leggendario è stata la sua breve storia (durata circa 3 anni). E proprio mentre si pensava a nuove aperture a Los Angeles, Londra e Tokyo, i proprietari sono stati incarcerati con svariate accuse (sono stati addirittura trovati soldi nascosti nei controsoffitti).
Il 32esimo compleanno di Bianca
Comunque, tornando a noi, uno degli eventi più emblematici di questo club è stato il 32esimo compleanno di Bianca nel 1977.
Proprio durante questo evento è stata scattata la foto più iconica dello Studio 54 (e anche fra le più famose della storia della moda) che ritraeva Bianca su un cavallo bianco all’ingresso del locale. Inizialmente lo scatto ha generato molto scandalo perché si pensava che l’animale fosse stato cavalcato all’interno del club. La Jagger ha invece specificato che il proprietario del locale, per farle una sorpresa, decise di farle trovare il cavallo bianco all’interno e lei semplicemente ci salì sopra.