Storia ed evoluzione del crop top maschile
Da capo athleisure nelle palestre degli anni ’80 a simbolo di moda genderless nelle ultime sfilate
22 Giugno 2021
Da quando nel 1966 Yves Saint Laurent ha inventato Le Smoking pour femme, i confini tra i capi riservati al guardaroba femminile e menswear hanno iniziato a dissolversi sempre più. L’ultimo tabù a cadere è il crop top. Negli anni questo capo che lascia in bella mostra gli addominali ha avuto momenti di popolarità e fasi in cui è rimasto ad impolverarsi nel fondo degli armadi. Ora una nuova generazione di uomini lo sta riscoprendo e, da Harry Styles a Jaden Smith, sono molti i ragazzi che lo indossano abitualmente. Ora che anche brand importanti come Fendi lo hanno riproposto in passerella, in versione half suit fluida, il trend si prepara a tornare protagonista degli outfits delle prossime stagioni.
Il capo preferito da sportivi e rocker
Se pensate che il trend del crop top maschile sia un fenomeno legato al recente affermarsi della moda no gender, vi sbagliate, perché ha avuto origine nei college americani degli ’70, dove incarnava un’idea di mascolinità ad alto tasso di testosterone e era parte dell’athflow tanto popolare ancora oggi. Come svela MEL Magazine, i primi ad indossare il crop top sono stati i giocatori di football, quando iniziarono a tagliare i lembi delle loro casacche, le cosiddette maglie tear-away (item "concepiti per strapparsi letteralmente in segmenti quando i giocatori attaccanti si liberavano della presa di aspiranti placcatori"), per evitare che gli avversari li usassero come appigli per afferrarli e placcarli. In poco tempo questo controverso capo lasciò i campi da gioco per raggiungere anche gli altri sport. Tra i suoi più grandi fan c’erano pugili e body builders che lo trovavano perfetto per mettere in mostra gli addominali ma anche per aggirare i codici di abbigliamento che, all’epoca, impedivano agli uomini di allenarsi senza maglietta all’interno delle palestre.
Presto il look da Gym Bro è entrato nel guardaroba quotidiano e nella cultura pop, sfoggiato in moltissimi film anni ’80-’90: da Johnny Depp nel primo Nightmare a Will Smith in Il principe di Bel Air, da Matthew McConaughey in Magic Mike a Apollo Creed in Rocky 3.
Dagli anni ’70 ai ’90, il crop top ha avuto una vita parallela come parte integrante di ogni artista con velleità da ribelle, da Ewan McGregor in Trainspotting a Dennis Rodman sul red carpet, da Mark Wahlberg in una iconica pubblicità per Calvin Klein fino a vere e proprie rock star come Prince, The Ramones, Nirvana, The Rolling Stones, David Bowie, Lenny Kravitz e tantissimi altri. Non importava il genere. Se suonavi punk, glam rock, New Wave, grunge o facevi parte della scena rave, dovevi avere un top che mettesse in evidenza gli addominali.
Il crop top in passerella
Improvvisamente con l’arrivo del nuovo millennio, il crop top ha smesso di essere indossato da persone comuni e celebrities. L'ultima star a mostrare la pancia in pubblico con un blazer tagliato in vita è stato Ginuwine ai Radio Music Awards del 2000. Il motivo? Una serie di eventi, dalla politica Don't Ask Don't Tell alla Sezione 28 introdotta da Margaret Thatcher ("una nuova legge che vietava la promozione dell'omosessualità nelle scuole britanniche"), contribuirono a farlo considerare un elemento che metteva in crisi l’estetica mascolina "tradizionale".
Dopo l'AIDS c'è stato questo contraccolpo di uomini etero che non volevano essere percepiti come gay. - Ha spiegato il dottor Shaun Cole, professore associato di moda alla Winchester School of Art. - La moda, inoltre, è stata tradizionalmente derisa come frivola e femminile.
Nonostante per un decennio gli uomini eterosessuali abbiano avuto paura di aggiungere il crop top al loro guardaroba per paura di essere bollati come camp o queer, la voglia di mostrare con fierezza il proprio gusto estetico e la propria personalità non è mai del tutto passata. A tenerla viva sono stati gli stilisti, che hanno riproposto il controverso capo sempre più spesso e in versioni diverse, dalla tee all’half suit. L’ultimo brand ad averlo reinventato sulle passerelle è stato Fendi per la SS22, ispirandosi ad un ibrido tra Bruno (il personaggio di Sacha Baron Cohen), gli abiti di Phillip Garner e le opere di Pippa Garner.
Crop top, celebrities e New Masculinity
Sia nel settore beauty sia in quello della moda le norme di genere si stanno lentamente dissolvendo.
L'abbigliamento non è più semplicemente maschile o femminile. Ma molto più complesso, dato che cominciano ad emergere nuove identità di genere. - Spiega Vicki Karaminas, professore ordinario alla Massey University - Il genere è diventato molto più fluido con la Gen Z e i millennial che stanno sperimentando di più con il genere e la moda e stanno ripensando le loro identità attraverso l'abbigliamento.
Dello stesso parere è anche Kati Chitrakorn, redattore di Vogue Business, che ha detto a The Guardian:
L'abbigliamento maschile ha abbracciato sempre più quello che era generalmente considerato un abbigliamento femminile - tacchi alti, gioielli, fronzoli, guanti, mantelle - e penso che ciò sia dovuto in parte al cambiamento delle percezioni e alla maggiore accettazione delle diverse forme di mascolinità.
La tendenza genderless, il desiderio di giocare liberamente con il proprio look, mostrando uno stile eclettico che vesta le tutte le sfumature della personalità, abbracciando una mascolinità non tossica, confident e fluida hanno fatto sì che negli ultimi anni siano sempre più le celebrità maschili che decidono di indossare il crop top. Kid Cudi è salito sul palco del Coachella 2014 con una micro maglietta rossa. Ai Grammys 2020 Lil Nas X ha sfoggiato un outfit da cow-boy con giacca cropped rosa shocking. Per il video di Watermelon Sugar, Harry Styles ha scelto un pull crochet corto e aderente; mentre Romeo Beckham, neo testimonial di Saint Laurent, è apparso sul numero di febbraio di Vogue Uomo con un top celeste che lasciava scoperto l’addome definito. E in Italia? Nel Belpaese i più grandi fan di questo trend sono Achille Lauro e Damiano David dei Maneskin.