Mugler torna a sfilare in passerella
Dopo 3 anni di show virtuali Casey Cadwallader presenta la nuova collezione live
10 Gennaio 2023
Dopo 3 anni, il 26 gennaio alle ore 20.00 Casey Cadwallader svelerà la nuova collezione di Mugler con quello che si preannuncia un evento unico ed imperdibile. Dopo un lungo stop a causa della pandemia, nel quale il designer ha preferito presentare le sue creazioni con una serie di fashion film, Mugler torna in passerella in coda alla settimana dell'alta moda parigina, che in questa stagione si terrà dal 23 al 26 gennaio. A fare da sfondo alle ormai celebri silhouette sperimentali sarà il nuovo vasto complesso culturale La Villette, nell’area nord-orientale della capitale francese, che ospita un immenso parco e la Città della scienza. Pascal Conte-Jodra, managing director della divisione fashion di Mugler, ha anticipato che la collezione Autunno 2023 sarà composta da item invernali e pezzi più primaverili, oltre ad alcune nuove categorie di prodotto ancora top secret, tutte disponibili con modalità see now, buy now.
In quello che si preannuncia un nuovo concept progettato per garantire un'esperienza immersiva a favore di un pubblico in carne ed ossa, ma anche connesso virtualmente da tutto il mondo, Conte-Jodra ha specificato che "non si tratta di un classico ritorno alla passerella. A Mugler, ci prendiamo dei rischi". Raccontare le collezioni con short movies, veri e propri show virtuali carichi di effetti speciali, con camei di artiste con alta rilevanza come Megan Thee Stallion, Chloë Sevigny, Hunter Schafer e Shalom Harlow, ha avuto diversi effetti sul marchio e sulla sua evoluzione. Il primo è stato l'effetto virale, che ha coinvolto e conquistato una community sempre più tendente ad inglobare la Gen Z, mentre il secondo è capire che certe esperienze non potevano essere rese soltato virtualmente, la scelta giusta era tornare in passerella. Cadwallader e il suo team lo faranno con un progetto speciale, coinvolgente, spettacolare, di "portata completamente diversa da quella che abbiamo fatto in passato", in grado di coinvolgere un vasto pubblico, per creare una sfilata che possa mantenere l'effetto esclusivo del "fashion retreat" per gli addetti ai lavori ma anche quello collettivo che le restrizioni pandemiche hanno costretto ad esplorare con il virtuale, perchè non tutti i mali vengono sempre per nuocere.