Perchè Lizzo rappresenta la nuova generazione di popstar
L’artista sta reinventando le regole di musica e moda a colpi di self-confidence
27 Aprile 2023
«Mi merito le luci della ribalta. Mi merito l’attenzione. Sono talentuosa, sono giovane, sono hot. E sai che c’è? Ho lavorato sodo per arrivare qui». Lizzo non chiede permesso. Non chiede scusa. Sa di valere. Sa di avere talento e di aver lavorato duramente per trasformare quel potenziale nella donna appagata e di successo che è oggi. E chi non lo riconosce vada pure a quel paese. Nera e oversize, canta, rappa, balla, twerka, crea shapewear e si batte per la positivity e l’inclusione. Corre veloce, seguendo solo il ritmo del suo passo e starle dietro è quasi impossibile. Come lo è resistere al suo sound e al suo fascino.
Classe 1998, Melissa Viviane Jefferson è cresciuta ascoltando la musica gospel e i dischi di Elton John e Billy Joel del padre, imparando già da bambina a suonare il flauto. Dopo aver lasciato l'Università di Houston, ha girovagato per la città per un po'. Poi si è trasferita ufficialmente a Minneapolis ed è qui, intorno al 2011, che diventa per tutti Lizzo e inizia a dedicarsi seriamente alla carriera musicale, unendosi a gruppi rock, R&B e rap. È brava. Se ne accorge anche Prince che vuole lei e il suo gruppo dell’epoca, The Chalice, nel pezzo Boytrouble. Ma la cantante non è ancora pronta a spiccare il volo, non crede di potere essere una solista. Negli anni successivi lavora, lotta l’insicurezza, diventa più forte come donna e come artista. Dedizione e determinazione vengono ripagate con Cuz I Love You, il suo terzo disco solista, che registra un successo di critica e di pubblico. Nel 2019 Time la nomina "Entertainer of the Year" e i suoi singoli, anche quelli del passato, diventano virali. Nel giro di tre anni lancia una serie di singoli super pop accattivanti, pillole di empowerment e self love formato canzoni che celebrano la sessualità femminile e promuovono l'individualismo. Juice, Truth Hurts, Good As Hell, Tempo, Rumors, About Damn Time diventano per milioni di persone potenti inni da ascoltare e riascoltare. Lizzo non è solo una hit maker. È una vera queen dal palcoscenico e ogni suo live, come l’unico concerto italiano del The Special Tour 2023 che si è tenuto il 2 marzo al Mediolanum Forum di Milano, un evento unico, un vero e proprio party collettivo dove tutta Milano si è scatenata insieme alla star americana e alle sue Big Grrrls, il gruppo di ballerine che la accompagna nelle sue performance.
Il mito di Lizzo inizia dalla sua musica. Continua con le sue esibizioni sul palcoscenico. Si diffonde attraverso le sue parole, i suoi video, i post divertenti sui social e i tanti look sfoggiati sul red carpet e nella vita quotidiana. Ogni suo gesto, album o abito racconta la sua personalità straordinaria e l'estetica singolare. "If I’m shinin’, everybody gonna shine" canta in Juice e "I am my inspiration" in Water me e sono queste le uniche due linee guide che segue quando si parla di moda. Non si veste per essere trendy, per i fotografi, per piegarsi ai diktat dello showbiz. Lo fa solo per se stessa, per sentirsi bene e mettere in luce il suo corpo. Ogni suo red carpet diventa l’occasione per mostrare self confidence, rivendicare l'amore per se stessa e, contemporaneamente, affermare che il suo corpo è arte. Così il sempre atto di indossare un abito trasparente, come per il party di compleanno di Cardi B, o una catsuit aderente come quelle che sfoggia in tour, diventa un’affermazione politica, una sfida aperta alla società grassofobica e razzista, ma anche un antidoto potente al body shaming. «Sono una bad bitch che corre dei rischi e indossa quello che vuole» ripete nelle interviste e, consigliata dal suo stylist, Marko Monroe, sceglie sempre outfit incisivi, accattivanti, colorati, audaci. Sperimenta nuovi look e designer; si reinventa costantemente. Passa dal Barbiecore firmato Valentino con cui si è presentata alla premiere di Lizzo's Watch Out for the Big Grrrls all’abito Old Hollywood di Versace visto ai Grammy 2020; dal total black (lipstick compreso) Jean Paul Gaultier by Glenn Martens per gli MTV Video Music Awards2022 all’outfit regale creato da Thom Browne per il Met Gala 2022; dall’abito di haute couture Giambattista Valli in tulle rosso scelto quando ha vinto il suo primo Emmy al Gucci da diva d’antan sfoggiato ai BET Awards2022. Sempre con il make up ad hoc, realizzato da Alexx Mayo, spesso con prodotti di Charlotte Tilbury.
In una società che premia i corpi snelli, le ragazze bianche e bionde, con le lunghe onde da sirena e considera al massimo i fisici moderatamente più morbidi delle Kardashian, Lizzo, quando danza scatenata e gioiosa nel video di About Damn Time o indossa quello che vuole, è un disgregatore, un outsider. Qualcuno di dannatamente diverso e importante. Nera, plus size, grintosa, talentuosa, con un’attitude positiva e una sessualità libera, rappresenta un nuovo tipo di superstar capace di rompere gli schemi consolidati nella musica e non solo.