Tutte le tinte di Hayley Williams

Nell’ultimo video musicale della band Paramore, un progetto ideato da Ivanna Borin e la stylist Lindsey Hartman, la cantante Hayley Williams e la sua chioma arancione si prendono tutta la scena. Con un omaggio speciale alla regina del punk, Williams si addentra in un mondo che evoca immagini surrealiste, prima in un corsetto vintage firmato Vivienne Westwood, poi in un abito di raso giallo e le cornine tipiche della Dama inglese. Oltre alla scelta della tinta, Williams e Westwood hanno molte cose in comune, tra cui l’amore per il punk e l’odio per la moda convenzionale. Negli ultimi anni la carriera della lead singer dei Paramore ha intrapreso diverse direzioni, come il lancio nel 2016 dell’azienda produttrice di tinte per capelli Good Dye Young, il suo primo solo album Petals for Armor(2020), ed Everything is Emo, il podcast prodotto da BBC Sounds che riscopre assieme ai fan la subcultura Emo, dalla musica degli anni 2000 agli aspetti di stile del tempo. Così come con le scelte professionali, negli anni Williams è riuscita a spaziare nel mondo della moda con intraprendenza, senza mai legare la sua persona ad un logo riconoscibile e conservando un’originalità propria soprattutto grazie alle sue tinte per capelli, d’ispirazione per molti ma mai eguagliabili.

Assieme al suo hair stylist e migliore amico Brian O’Connor, Williams ha trovato nelle tinte un modo per esprimere la sua vena artistica oltre la voce e l’abbigliamento. Ispirata alla rivista Fruits, un magazine giapponese comprato dalla cantante in tour, Williams ha debuttato il colore arancione nel video musicale di Misery Business, una tinta (poi raccolta in bottiglietta Good Dye Young con il nome di “Riot”) recentemente ritornata sulla chioma dell’artista dopo un periodo biondo platino. «Per una frazione di secondo, da bambina, ho avuto i capelli rosso vivo», ha spiegato Williams a Vogue, «I miei capelli sono passati dal nero al rosso vivo al biondo bianco nel giro di pochi mesi». Nell'intervista Williams ha raccontato di aver iniziato a sperimentare con le tinte fatte in casa all'età di 13 anni, dopo aver visto immagini di sé stessa da piccola con i capelli color fiamma, e di aver conosciuto O’Connor entrando nel suo salone e iniziando da lì in poi un'amicizia sviluppata in business. Dall’inizio della loro partnership professionale ad oggi, Williams le ha provate veramente tutte: colour-blocking rosso e rosa, giallo canarino e turchese, fucsia, rosso ciliegia, fino al biondo platino con ciocche castane alla Debbie Harry. «C’è una parte di me che vuole ricordare a me stessa che posso ancora immaginarmi come chiunque voglia essere, che abbia i capelli arancioni, bianchi, neri, blu, non importa».

Nonostante sia arrivata alla ribalta della scena pop-punk nel 2007, quando l’album Riot! ha coronato i Paramore come paladini dell’emo, Williams ha sempre preferito prendere spunto dalle dive della subcultura punk anni ’80 e ’90 per i suoi look. In un’intervista con il New York Times del 2013, la cantante ha spiegato di essere cresciuta con la musica di Debbie Harry, un’ispirazione chiaramente evidente nelle sue scelte di stile, dai completi da uomo alle t-shirt con le maniche arrotolate. Oltre alla grande influenza che lo stile della lead singer dei Blondie ha avuto su di lei, è anche in seguito delle sue esperienze negative nell’industria della musica se negli anni Williams ha sempre mantenuto un look anti-convenzionale, evitando assiduamente l’auto-oggettivazione del proprio corpo. Apertamente schierata a favore della causa femminista, Williams ha raccontato più volte di aver sofferto trattamenti ingiusti durante la sua ascesa al successo in quanto donna e teenager. «Non sapevo quanto potesse essere tossica la scena pop-punk ed emo dei primi anni 2000», ha detto la cantante in un’intervista con NME. «C’era un sacco di sessismo interiorizzato, e anche quando avevi la fortuna di incontrare altre band che erano gentili e rispettose, c'erano altre che non lo erano.» 

Jeans aderenti neri o grigi, pochi strappi, t-shirt di vecchie band e Converse All Star; a metà strada tra lo stile punk e quello emo, Williams ha sempre scelto di presentarsi sul palco con un abbigliamento casual, volutamente simile a quello di un suo qualsiasi fan. E se in tempi più recenti la cantante si è avvicinata al mondo della moda, lo ha fatto mantenendo un basso profilo, optando per brand emergenti oppure indumenti privi di loghi appariscenti, come i completi oversize di Maison Margiela, gli abiti mini dal taglio geometrico di Coperni, quelli romantici di SHUSHU TONG o i top aderenti di Courrèges.

Nel 2020 Williams ha iniziato una collaborazione con la designer di Collina Strada, Hilary Tamour, partecipando alla sfilata FW2020 per cantare il suo singolo Simmer. «Questo spettacolo è stato molto bello perché penso che Hillary abbia un lato oscuro in ogni cosa, e c'è qualcosa di molto reale in questo,» ha spiegato Williams a W Magazine in merito allo show, «c'è molta consistenza, ma è comunque colorato. Per la mia prima partecipazione alla Settimana della Moda, questo è stato un connubio perfetto.» La scelta di Collina Strada è stata ripresa anche nell’ultimo video musicale dei Paramore, Running Out of Time, in cui la stylist di Williams Lindsey Hartman ha abbinato il corsetto rococò firmato Vivienne Westwood a lunghissimi pantaloni da trampoliere disegnati su misura da Hilary Tamour. 

Le ultime scelte di stile di Hayley Williams sono un chiaro segno dei nuovi inizi che sta affrontando la cantante, tra l’uscita del nuovo album dei Paramore This Is Why, e l’ufficializzazione della relazione con il chitarrista della band Taylor York. Saranno le scelte stilistiche di Collina Strada e Vivienne Westwood, la sua voce angelica, l’energia inarrestabile che porta sul palco, o forse il sentimento di nostalgia che accomuna le nuove generazioni: c'è qualcosa in Hayley Williams che la rende senza tempo, a prescindere dal colore dei capelli.