I 5 pezzi vintage da collezionare
Dai Levi's 501 alla Trapèze di Celine ecco i capi vintage su cui puntare
13 Marzo 2023
Il mercato del vintage, online e offline, non trova riposo: da una ricerca condotta da Global Data è emerso che tra il 2016 e il 2021 il resale è cresciuto del 109,4% e tra il 2022 e il 2026 è destinato ad aumentare fino a raggiungere un giro di affari di 228,4 miliardi di Dollari. Tra i consumatori emergono Gen Z e Millenial intenti ad acquistare vintage di lusso, ma in linea coi trend del momento che spingono tutti verso la moda Y2K. Esempio lampante? La borsa Crystal di Prada, una mini bag lanciata nel 2020 la cui richiesta su The RealReal è aumentata del 1340%. E se l’abbigliamento rimane il fulcro delle ricerche online, seguito a ruota dalle borse che si stanno stabilizzando su prezzi affrontabili, le calzature fanno ancora fatica a decollare, mentre l’abbigliamento per bambini è pronto ad aumentare del 497% nel prossimo decennio. Ma cosa è effettivamente considerato vintage? Ogni capo, accessorio, gioiello o calzatura che abbia compiuto 20 anni, mentre per il termine antico il limite di età si sposta verso le 100 candeline. Il vantaggio sostenibile nell’acquistare vintage è indiscusso, d’altra parte il concetto di eco-friendly è fortemente legato anche alla circolarità e al riutilizzo dei capi, ma anche l’idea di acquistare un pezzo unico e introvabile fa aumentare di non poco la desiderabilità. Ecco quali sono i cinque capi vintage su cui puntare. Classici, indistruttibili, tranne che nel caso delle it-bag e da tenere religiosamente per sempre.
Il trench di Burberry
Inventato da Thomas Burberry nel 1879 e prodotto nello Yorkshire in gabardine, un twill waterproof, il trench è un concentrato di intuizioni meravigliose, dettagli strategici e forme dal fit perfetto. Il suggerimento è di scegliere il modello doppiopetto beige o nero, con cintura da strizzare in vita e interno rigorosamente in check.
Il Levi’s 501
Il denim per eccellenza, che compie quest’anno 150 anni, è un pezzo rappresentativo, duraturo e senza limiti di tempo. Nella scelta d’acquisto va ricordato che la Levi’s® Vintage Clothing è prodotta rigorosamente in Giappone con cimosato locale che, una volta lavato, assume quell’aspetto “hairy” prezioso e unico.
Il Barbour
Nel 1894 John Barbour apre il primo negozio in Inghilterra e produce giacconi in cotone cerato per motociclisti, il Beton invece, il modello classico tanto amato dalla Regina Elisabetta e prole, fa la sua comparsa nel 1980 con tanto di gilet estraibile in pile. Da allora è stato ridisegnato, riletto, rivisitato, mantenendo l’effetto “oleoso” e il colletto in velluto millerighe.
It bag
La Saddle Bag di Dior è stata disegnata da John Galliano per la Spring Summer 2000. La forma di sella, mai modificata, è stata nel corso degli anni abbinata a loghi, tessuti patchwork, shearling, denim, tela floreale e materiali variegati. Rilanciata nel 2018 da Maria Grazia Chiuri ha subito piccoli accorgimenti estetici da non tralasciare nell’acquisto prettamente vintage.
La Baguette vede i suoi natali nel 1997 per mano di Silvia Venturini Fendi. Feticcio di SJP in Sex and the city, tanto da specificare al suo scippatore “It’s not a bag, it’s a Baguette», nel corso di questi 26 anni è stata riletta in più di 1000 varianti. Le più amate, specchietti, ricami, paillettes e denim.
La Bamboo Bag viene inventata negli anni 50 da Guccio Gucci utilizzando l’unico materiale disponibile nel dopo guerra. La mitica bag unisce alla forma armonica un manico in legno di bamboo ripiegato, esotico e insolito. Neanche da dire, diventa immediatamente un successo passando agevolmente dal braccio di Ingrid Bergman a quello di Liz Taylor.
La Trapèze di Celine, lanciata nel 2011, è uno dei fiori all’occhiello dell’allora direttore creativo Phoebe Philo (ora pronta per il grande ritorno con la sua eponima linea a Settembre 2023), La forma geometrica, i giochi di colore e lo spazio illimitato la continuano a rendere agognata e speciale.
La Birkin di Hermès, feticcio dal 1984 di ogni fashionista del pianeta, è presente ad ogni asta che si rispetti raggiungendo nel corso degli anni cifre da capogiro. Nel 2019 infatti è stata battuta da Christie’s Hong Kong per 200 mila Euro, mentre a Parigi nel 2022 è stata aggiudicata per “soli” 176 mila. Praticamente un acquisto da considerarsi sicuro come un assegno circolare.
La giacca di pelle
La giacca di pelle deve essere forzatamente stropicciata, destroyed e strapazzata. Non conosci limiti geografici, di temperatura, di tendenze. Si porta cosi come è, con quasi ogni look. Nella scelta vintage è bene scegliere pellami resistenti, colorazioni “gentili” e forme libere.