Come riciclare i capi in denim che non usi più
Alcuni spunti direttamente dalle celeb per rivoluzionare i capi che non metti più
20 Aprile 2023
Il primo weekend di Coachella si è concluso e abbiamo già notato che la tendenza denim proposta in fashion week da brand come Diesel in primis, ma anche Blumarine e Dolce&Gabbana, ha aperto le danze per una stagione fashion che celebra lo storico tessuto passe-partout in tutte le sue forme. Dagli abiti agli accessori il denim è sempre una scelta che risulta pensata e in linea con i tempi: infatti da più di 150 anni non è solo utilizzato per uniformi da lavoro o telai resistenti, ma dopo l’ascesa del primo blue jeans firmato Levi Strauss nel 1873, ha rivoluzionato per sempre lo stile casual. Non si sapeva all’epoca che poi sarebbe diventato un vero e proprio staple per ogni tipo di look.
Le celebrities presenti al festival hanno in parte abbandonato lo stile boho che ci aspettavamo di rivedere dati i precedenti, lasciando spazio ad un minimalismo più ‘90s e più moderno, abbondando di jeans e double denim: c’è chi l’ha preferito oversize, come Jaden Smith e chi estremamente attillato, come la proposta di Suki Waterhouse. Dopotutto non è mancata neppure una sintesi dei due: Amelia Gray infatti ha abbinato un corsetto ad una maxi skirt che in questa primavera si vede ovunque sui social. Stella Maxwell ha invece optato per una salopette sempre in denim, ma in bianco: una scelta audace che abbinata ad occhiali e accessori con strass ha funzionato alla grande. È il momento di prendere esempio dai look delle celebrities, in primis della precorritrice Julia Fox che al denim non ha mai rinunciato, per trasformare i capi in jeans che avete in fondo all’armadio in nuovi basics o addirittura capi di punta del vostro guardaroba.
Maxi Skirt in denim
Se la vostra fyp di TikTok non è sommersa da haul sulle migliori maxi gonne in jeans è davvero strano. Le minigonne, almeno per questa stagione, hanno lasciato spazio alle midi o alla lunghezza fino alla caviglia. La maxi denim skirt perfetta è aderente così da avvolgere perfettamente la silhouette ma senza sacrificare il nostro movimento, non scordatevi quindi di preferire un modello che abbia uno spacco centrale anteriore o posteriore.
Ovviamente potete trovarne di nuove in ogni negozio, da Zara a Balenciaga, ce ne sono per ogni fascia di prezzo; ma se vi dicessimo che basta un jeans ampio dalla gamba straight e lungo abbastanza per averne una nuova? Magari vi siete stancate del solito jeans a palazzo o magari ne avete più di uno, se questa è la situazione vi consigliamo di trasformarlo in una gonna.
@ollilasara I soon have no pants left, only maxi skirts
Corsetto in denim
Un corsetto in denim da abbinare a un jeans dello stesso tono è il look double denim preferito dalle celebrità ultimamente, non solo perché è un look sia casual che party friendly in base agli accessori scelti, ma anche perché risparmierà senz’altro molti minuti del vostro tempo passati a pensare al perfetto going-out top da indossare per uscire la sera. Anche qui, scegliete il jeans che non vede la luce del giorno da anni e trasformatelo in un capo molto più fashion. Perfetto se il bottone di chiusura si posiziona proprio sopra al seno come fosse un ciondolo. Quindi, metro alla mano, prendete le misure e via!
Borsa Patchwork in denim
Qui è richiesto un po' più di materiale, in quanto più i patches sono di tonalità di denim diverse, più il prodotto finale risulterà essere d’impatto. Vi serviranno vari tipi di jeans, dalla camicetta che andava di moda nell’era grunge di Tumblr, fino agli shorts estivi ormai così corti da risultare datati: i pezzi di tessuto possono essere tanto irregolari quanto volete, l’importante è creare un pattern moderno e frizzante. Potreste scegliere un hardware argentato e se volete manici in pelle o in stoffa. Questo capolavoro di riciclaggio può dare vita ad una maxi tote o anche ad una mini bag a tracolla, non vi resta che scegliere. Tocco finale: cercate di inserire tra i vari patches una tasca, come in questo esempio di D&G.
Per terminare con alcuni cenni storico-culturali, il denim è un tessuto di cotone il cui nome nasce dalla città di Nîmes in Francia, infatti un tempo era detto serge (n.d.a. sargia, un tipo di intreccio tessile) de Nîmes. Da "de Nîmes" proviene perciò "denim". Il costo etico e ambientale di questo tipo di materiale è davvero alto, nonostante ognuna di noi possegga svariati jeans perché comodi e alla portata di tutti. Ma come vengono fatti i jeans? Perché sono un pericolo per l’ambiente? La produzione di questo tessuto assorbe circa il 35% di tutta la produzione mondiale di cotone. Questo porta inevitabilmente all'utilizzo massiccio di acqua, coloranti e prodotti chimici che hanno un altissimo impatto ambientale. Ragionando sul fatto che per produrre un unico chilo di fibre di cotone sono necessari 10.000 litri di acqua. Rivoluzionario è il caso del famoso brand specializzato in denim Wrangler: questo ha infatti lanciato il brevetto e conseguente linea di jeans Indigood® che consente di risparmiare più del 90% di acqua rispetto alla produzione tradizionale di denim, un’alternativa progressista per il fashion system.
In poche parole, oltre a trasformare il vostro guardaroba, creando nuovi capi a partire da quelli che non usate più, riuscirete anche a non rinunciare alle vostre tendenze denim preferite con il plus di aiutare l’ambiente: un’accoppiata vincente, alla moda e sostenibile.