Chi era Madeleine Vionnet, la stilista che ha inventato il taglio sbieco
Storia di Vionnet e della sua founder, una pioniera della moda e non solo
13 Febbraio 2024
Ci sono storie che sembrano uscite da un film. Storie di talento, riscatto, successo e rivoluzione. Esistenze di persone che hanno contribuito a cambiare il loro tempo e, contemporaneamente, hanno plasmato il presente che viviamo oggi. È il caso di Vionnet e della sua founder. Madeleine Vionnet è stata una pioniera e una visionaria. Ha saputo inventare un nuovo modo di tagliare e drappeggiare i tessuti, liberando il corpo femminile dalla rigidità di corsetti e panier, dando agli abiti un movimento mai visto, simile a quello dell’acqua. La leggendaria Diana Vreeland considerava la couturier "un architetto, le cui creazioni erano in tutto e per tutto opere d’arte" e la sua influenza è ancora visibile nella moda contemporanea, come ad esempio, nella collezione SS24 haute couture disegnata da John Galliano per Maison Margiela.
Madeleine Vionnet: gli inizi
1876, Chilleurs-aux-Bois in Francia. È qui che nasce Madeleine Vionnet. Figlia di un ufficiale del Giura, abbandonata in tenera età dalla madre. Ha solo 12 anni quando, per aiutare la famiglia che nel frattempo si è trasferita a Parigi, trova lavoro in una maison de couture come apprendista merlettaia, incontrando per la prima il mondo della moda, ma ancora inconsapevole che sarebbe diventata una delle stiliste più importanti del XX secolo. Dopo un matrimonio naufragato e la perdita di un figlio, a diciotto anni lascia la Ville Lumiere per Londra, dove entra nell’atelier di Kate Reilly, la sarta ufficiale della corte inglese. Tornata a Parigi, entra in contatto con Madame Gerber, una delle quattro sorelle della maison Callot Soeurs, che all’epoca era una tra le più rinomate della Francia. Qui e poi da Jacques Doucet, inizia la sua carriera nel sistema couture parigino e impara i segreti della sartoria, ma anche come anticipare i gusti e le esigenze delle clienti. Nel 1912 riesce finalmente a fondare la sua casa di moda, la Maison Vionnet al 222 di Rue de Rivoli, che, dopo un periodo di chiusura dovuto alla Prima Guerra Mondiale, riapre nel 1919.
Maison Vionnet, una moda per donne libere
Le sue collezioni incarnano le silhouette dell’arte classica, l’ossessione per il movimento dell'era Art Déco, i movimenti fluidi di Isadora Duncan, che ballava piedi nudi e senza corsetto. Le sue collezioni esaltano le curve e le forme del corpo femminile, incoraggiano le donne a lasciare in soffitta a prendere polvere i corsetti, parlano a una clientela più giovane e spensierata. I suoi abiti, che Vionnet crea drappeggiandoli direttamente su un piccolo manichino, spesso sono un unico pezzo di stoffa, ingegnosamente modellato per ricordare il movimento dell’acqua. È lo stilista/artista Thayaht, autore anche del logo della maison, a trasportare su carta le idee e i modelli di Madame Vionnet.
La rivoluzione di Madeleine Vionnet: il bias cut
Il capolavoro stilistico di Madeleine Vionnet, quello che l’ha resa immortale. è il taglio sbieco. Si tratta di un innovativo modo di tagliare il tessuto in diagonale a 45° anziché seguendo l’ordito della stoffa, tecnica che precedentemente veniva utilizzata solo per i colletti. Questo le permetteva, come dirà in seguito lei stessa, di liberare la stoffa, e di conseguenza i corpi femminili, dalle costrizioni che altri tagli imponevano. Il risultato, infatti, sono modelli più elastici, fluidi e sensuali, che si adattano perfettamente al corpo, drappeggiati per assecondare le curve e non per costringerle o nasconderle. Oltre al bias cut, Vionnet abolisce le pince e introduce orli arrotolati. Risultato? Tutte le donne, comprese le dive di Hollywood, si innamorano dei suoi capi e sfoggiano in ogni occasione la caratteristica silhouette a sirena.
Madeleine Vionnet, molto più di una stilista rivoluzionaria
Madeleine Vionnet non è solo una couturier, ma anche un’abile e emancipata businesswoman. La stilista si afferma come una donna in anticipo sui tempi. È una pioniera delle leggi sul copyright per il design della moda. Quando l’enorme attenzione delle sue tecniche innovative spinge molti a imitare le sue creazioni, inizia una campagna contro il plagio che la porta nel 1921 a fondare l’Associazione per la Difesa delle Belle Arti e delle Arti Applicate. Ogni suo abito viene nominato e numerato, fotografato e catalogato. Infine, ogni foto viene timbrato con la sua impronta digitale.
Vionnet, una pioniera dei diritti sindacali
Madeleine Vionnet è stata una delle prime stiliste a battersi per condizioni di lavoro favorevoli. All’interno dei suoi atelier non solo offriva lavoro a migliaia di dipendenti e sedute comode con tanto di poggiaschiena, ma diritti per cui molti si devono battere ancora oggi come l’assistenza sanitaria, la convenzione con una mensa nei pressi della maison e un ambiente di lavoro umano, attento alle esigenze dei suoi lavoratori quanto a quelle del business.
L’eredità di Madame Vionnet
Madeleine Vionnet si ritira dalle scene nel 1939 dopo aver ottenuto il successo e il rispetto di rivali come Christian Dior che ha detto "Nessuno ha mai portato l'arte della sartoria oltre Vionnet", ma le sue creazioni innovative hanno fatto la storia della moda e la loro influenza può essere rintracciata in molti designer che sono venuti dopo di lei. Qualche nome? Issey Miyake, Azzedine Alaïa, Comme des Garçons, Yohji Yamamoto e John Galliano.
Il futuro della Maison Vionnet
Acquistata nell'aprile 2023 dalla holding del lusso ChimHaeres, Vionnet sta per tornare con un nuovo progetto creativo inedito che coinvolgerà la community in modo innovativo, condiviso e inclusivo, un nuovo modo di vivere la moda attraverso la tecnologia: The Vionnet Way. Un assaggio di quanto verrà svelato nei prossimi mesi lo danno le tre mini-collezioni in edizione limitata, un omaggio a Madeleine Vionnet, composte da una ventina di pezzi ciascuna, tra prêt-à-porter e accessori. La prima capsule "Vivid Memories of the Future" è disponibile a partire dal 10 febbraio sul sito vionnet.com.