Il problema delle jelly shoes
Le scarpe più popolari dell’estate 2024 non sono solo quirky e nostalgiche ma anche dannose per l'ambiente
06 Giugno 2024
Carine, colorate, divertenti e un po' quirky, le jelly shoes sono il trend del momento. Intercettando sia lo stile Y2K sia l’effetto nostalgia, queste calzature che ricordano quelle che indossavamo d’estate da bambini sono diventate un must-have di stagione da quando The Row ha presentato un paio di sandali di plastica intrecciata durante la sfilata pre-fall 2024. È bastato il tocco delle gemelle Olsen per trasformare le ugly shoes della nostra infanzia in un accessorio hot tanto, amato da celebrità come Jennifer Lawrence, Blake Lively e Taylor Swift. Lo confermano i dati. Secondo l’analista di dati Molly Rooyakkers, che gestisce l’account Instagram @style.analytics, nell’ultimo mese c'è stata una crescita di oltre il 100% nelle ricerche su Google per jelly shoes. Anche su Pinterest le ricerche sono aumentate del 31% negli Stati Uniti e del 28% nel Regno Unito rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Le jelly shoes sono pericolose?
Declinati in versione ballerina, infradito o sandali fisherman, le jelly shoes sembrano super cute, ma nascondono un lato decisamente negativo: il PVC, il materiale estremamente tossico di cui è composta la maggior parte di queste calzature. Durevole, leggero, resistente all'acqua e generalmente più economico da produrre rispetto ad altri materiali, il polivinilcloruro sembra perfetto per soddisfare le esigenze dei brand e dei consumatori che, abbagliati dall’estetica nostalgia ed estiva, non si curano della potenziale pericolosità per l'ambiente. Sara Brosché, campaign manager at IPEN (International Pollutants Elimination Network), sottolinea che il PVC è prodotto dal cloruro di vinile (VC), una sostanza chimica altamente tossica, che "è cancerogena e può danneggiare il sistema nervoso" e che, come se non bastasse, non può essere utilizzata da sola, ma necessita di molti additivi tossici per essere più flessibile o non degradarsi alla luce del sole.
La tossicità del PVC
Ron Hu, direttore del CRM presso Bluesign Technologies, invece, ci ricorda che sia durante la produzione sia durante la combustione il PVC rilascia materiali pericolosi come ftalati, collegati a disturbi ormonali e altri problemi di salute, diossine e furani, "noti agenti cancerogeni che possono causare problemi riproduttivi e di sviluppo". A questi vanno aggiunti anche plastificanti, piombo, cadmio e metalli pesanti che "possono verificarsi gravi impatti sulla salute se vengono rilasciati nell’ambiente o vengono ingeriti". Ma non basta. Il PVC in genere non è riciclato o riciclabile, "ma anche quando lo è, ciò porta alla diffusione incontrollabile di additivi tossici nei nuovi prodotti. Quando il PVC viene incenerito, viene emessa una serie di sostanze chimiche tossiche: diossine, monossido di carbonio, acido cloridrico e idrocarburi policiclici aromatici (IPA)".
Le alternative ai sandali di gomma in PVC
Se ci piacciono le jelly shoes, ora che ne conosciamo l’impatto negativo sull’ambiente, possiamo orientarci verso modelli simili, ma non in PVC. Ad esempio, il poliuretano termoplastico (TPU) è un materiale più biodegradabile e molto meno dannoso, che ha le caratteristiche sia della gomma che della plastica. Anche la plastica di canapa usata da Salter House per i suoi sandali può essere una buona alternativa. Altrimenti restano valide opzioni i sandali fisherman in pelle o eco pelle e in materiali riciclati, perfetti da sfoggiare sia in città sia in vacanza.