Cosa significa essere una crypto girl
Lo abbiamo chiesto a quattro professioniste del settore
09 Maggio 2022
Un universo ancora poco esplorato, popolato da menti che hanno visto una nuova speranza nella strada non battuta e decentralizzata del Metaverso, fatto di NFT, identità virtuali, dove la valuta di scambio fluttua arbitrariamente e tutto segue le proprie regole. Abbiamo chiesto alla Crypto Investor The Lady in Finance (Valentina Marzioni), alla founder di Colata Studio (agenzia di web devolopment e collezioni di NFTs) Anna Fongaro, alla Community Manager di Binance Lucia Qu e alla CEO e founder della testata The Cryptonomist, Amelia Tomasicchio, di raccontarci cosa significa lavorare nel mondo delle Crypto e quali sono le prospettive per l'imprenditorialità al femminile in questo nuovo scenario che è il Web 3. Alla ricerca di una nuova frontiera in cui dettami e regole fossero ancora tutte da scrivere, le crypto girls da noi intervistate hanno trovato nella community del Metaverso un terreno fertile per affermarsi professionalmente in piena autonomia. Come in tutti i settori in espansione, al momento la richiesta di persone con competenze blockchain è superiore all'offerta totale, rendendo la crypto finanza uno scenario non solo particolarmente florido ma anche facilmente accessibile ad aziende, gruppi e brand, oltre che per le nuove figure professionali emergenti: social media strategist, 3d developer, community manager e data analyst, solo per fare degli esempi.
«Per i prossimi 5 anni, le previsioni per lo sviluppo delle crypto parlano tutte di crescita, ma il pericolo è la mancata regolamentazione, soprattutto in l'Italia. Nonostante un consistente interesse nel settore degli NFT, il Bel Paese soffre la mancanza di aziende che operino sul territorio, e questa, a lungo andare, potrebbe essere una grossa perdita» - afferma Amelia Tomasicchio, che ha fondato il suo quotidiano online di settore in Svizzera e non vive più in Italia dal 2017, confermando la sua stessa tesi.
Un'arma a doppio taglio potrebbe essere invece la mancata regolamentazione, data dalla natura in continuo mutamento del settore e dall'incapacità del governo di normare una realtà che forse ancora non comprende. Ma per Anna Fongaro, che con il suo studio si occupa di developement di collezioni NFT, interfacce Web3, consulenze strategiche e crypto marketing, il futuro del Metaverso e un po' come quello che è stato per Internet:
«Nel 1990, solo una manciata di governi, università, imprese e individui usavano internet. Ma già nel 2000 tutti dovevano avere un sito web. Allo stesso modo, gli smartphone erano scarsi nel 2007 quando è stato inventato l'iPhone, ma nel 2011 ogni persona sopra i 12 anni aveva uno smartphone in tasca con internet.»
Il mondo delle crypto fa gola a molti e si propone come una possibile miniera d'oro, ma non avere un'ente centrale che regoli le transazioni può essere problematico, «genera diffidenza e porta spesso personalità non formate ad esprimersi con poca cognizione di causa sull'argomento» afferma Theladyinfinance, che affianca al suo lavoro di investimento ad un'attività social-based fatto di progetti, contenuti divulgativi e consulenze. In questo contesto, lavorare nel mondo crypto significa anche essere in continua formazione, sempre attenti alle innovazioni, soprattutto per sfatare falsi miti fin troppo diffusi, come quello della presunta poca sostenibilità del Metaversa. La critica mossa alle centrali informatiche di mining che tengono attive la blockchain viene espressa da chi non conosce le iniziative volte alla decarbonizzazione del sistema crypto come il Crypto Climate Accord (CCA), che, sulla scia dell'Accordo di Parigi (CCA), si focalizza sul creare una coalizione di aziende a zero emissioni nella crypto industry entro il 2030.
Essere una ragazza in un contesto altamente competitivo può portare alla riproduzione di dinamiche escludenti che però non devono scoraggiare le ragazze che hanno interesse a iniziare il proprio percorso in questo mondo ricco di possibilità. Nonostante TheLadyinfinance (Valentina) racconti di aver vissuto situazioni particolari a causa di favoritismi di colleghi che l'hanno messa a disagio, come può purtroppo capitare in qualsiasi altro settore ad entrambi i sessi, nei team vige l'equality a seconda dei componenti. Come nel caso di Lucia Qu, community manager di Binance che modera la comunicazione di più di 40 mila persone su Telegram e gestisce un team di Binance Angels, brand lovers e ambassadors:
«Lavoro in un team composto da persone affiatate ed intelligenti. Discutiamo, ci confrontiamo abbiamo le nostre opinioni ma tramite un processo di confronto e teamwork cresciamo assieme, impariamo a prendere le misure e trovare i giusti metodi e tempi di comunicazione, cosa che ci permette di andare oltre i maschilismi o altri atteggiamenti discriminatori. Soprattutto perché il fine comune è quello di stare bene come team per sviluppare Binance e le conoscenze delle criptovalute in Italia.»
È fondamentale non considerare queste professioniste come "la quota rosa" di un settore misterioso, ma la punta di diamante di una generazione che esce dagli schemi e si butta a capofitto nel futuro, pronta ad abbandonare un sistema arretrato, fatto di costrizioni e contraddizioni. "Non essere titubanti, buttarsi senza farsi fermare da nulla e approfittare dei propri punti di forza" sono i consigli che le "crypto investor" si sentono di dare a tutte coloro che vogliono iniziare a lavorare nelle crypto.