Nelly Furtado è tornata
Retrospettiva su una delle dive dimenticate del pop, cosa ha fatto e cosa pensiamo farà
02 Dicembre 2023
Nelly Furtado è tornata. Vi ricordate di lei? La cantante di “Promiscuous” e “Broken strings” ha deciso di ravvivare la sua carriera lanciando nuova musica, e i fan non potrebbero essere più contenti di così. Si tratta di un evento storico: non rilascia un singolo inedito dal 2017. Tempi biblici, soprattutto considerando le tempistiche contemporanee. Nel celebrare il suo ritorno, ripercorriamo la sua carriera.
Storia di Nelly Furtado
Ha ottenuto il successo internazionale nel 2000, con l’album Whoa, Nelly! che conteneva i singoli “I’m like a bird” e “Turn off the light”. L’album è stato definito da subito innovativo, una commistione di generi che spazia dall’up-beat al sentimentale, dal trip hop al worldbeat, senza perdere di efficacia e rendendo la sua interprete diversa da tutte le altre cantanti allora in circolazione. Adesso, forse, lo definiremmo indie o hipster.
Il suo stile, inizialmente bucolico e delicato, cambia in maniera improvvisa nel 2006, quando l’artista decide di voltare pagina e di collaborare con Timbaland. Erano gli anni d’oro del produttore, che avrebbe a brevissimo compiuto in maniera efficace e iconica il rebrand di Justin Timberlake con FutureSex/LoveSounds, il suo secondo album post NSYNC. L’album Loose, opera pop e R&B con influenze dance, è un successo travolgente, e la nuova Furtado si guadagna un posto nell’olimpo delle ragazze del pop contro cui era stata schierata a inizio carriera, cambiando per sempre il genere.
@nellyfurtadoofficial I’ll eat your man, devour him whole @Dom Dolla Eat Your Man with Nelly Furtado - Dom Dolla
Nelly Furtado oggi
Le vibe del nuovo singolo, che si intitola “Eat your man” sembrano fare più di un occhiolino alla Nelly super sexy, glamour e femminile di “Maneater”. Uno snippet del singolo era già reperibile su TikTok, dove lei stessa lo ha lanciato dal suo profilo ufficiale. Si tratta di una collaborazione con il produttore australiano Dom Dolla, e quindi di un’esplorazione di un genere per lei nuovo, quello della musica elettronica e dell’house.
In un’intervista a Fault Magazine, ha raccontato il suo incontro con il produttore e la sua decisione di cambiare genere, ancora una volta. “Io e Dom abbiamo appena iniziato a fare musica insieme, ed è stato un processo di riavvicinamento e comprensione delle radici di quello che faccio. Ho iniziato a collegare i puntini, a chiedermi perché tutti questi DJ remixavano mie vecchie canzoni, come ad esempio Give it to me e Say it right. Ho realizzato che la mia voce semplicemente suona molto bene sui beats, ed è una cosa da cui non devo scappare. Dom mi ha insegnato a tornare a questa verità, a quello che mi fa stare bene, a trovare l’anima nella musica. Nel mondo EDM non si è tanto preoccupati di creare la hit pop. Stanno solo cercando di catturare un momento”.
Parlare di ritorno sulle scene, in realtà, è improprio. Anche se i suoi più grandi successi sono usciti quasi 20 anni fa, le radio non hanno mai smesso di trasmetterli, e lei è rimasta ben presente nell’immaginario comune, soprattutto per i millennial. La cantante canadese, però, non saliva su un palco dal 2017. Adesso, questa pausa sta per finire, e lo farà col botto. Alla fine dell’estate, infatti, si esibirà al Portola, festival musicale di San Francisco che si terrà il 30 settembre e l’1 ottobre. Insieme a lei sul palco durante la prima giornata anche Major Lazer, Polo & Pan, Flying Lotus e molti altri. Una line up degna della sua nuova anima musicale, che si prospetta all’insegna dell’EDM, dell’house e dell’elettronica.
Insomma: vent’anni di carriera, dal trip hop all’house passando per il pop e con una parentesi in lingua spagnola. Vent’anni di look e di salti nel vuoto ma anche di pause, di dubbi, di meritati periodi di riflessione. Nelly Furtado, a 44 anni, ci dimostra che ci si può e ci si deve reinventare, e che la carriera di una pop star non finisce a 30 anni e non deve per forza essere mantenuta con rilasci costanti e martellanti, perché la qualità dura nel tempo e viene ricordata comunque. Per fortuna.