La storia d’amore tra Jane Birkin e Serge Gainsbourg
Una leggenda fatta di passione, sussurri, litigi e stile
14 Dicembre 2023
Jane Birkin è stata cantante, cantautrice, attrice, icona di stile, madre di tre artiste. Durante la sua vita ha viaggiato, lavorato, sofferto e amato, soprattutto Serge Gainsbourg. Insieme, il poeta e "la petite Anglaise" fanno coppia per 12 anni. Poco più di una decade fatta di album, canzoni ad altro tasso erotico, una figlia (Charlotte Gainsbourg), passione, grandi sfuriate in pubblico, gelosia e una complicità che non li abbandonerà mai, nemmeno una volta terminata la loro lovestory. Liberi, sensuali, inconsapevolmente cool, alimentano l’uno la creatività dell’altra, entrando nella storia delle coppie più leggendarie di sempre.
Il primo incontro
La prima volta che Jane vede Serge lo trova arrogante e bruttino. È appena arrivata dall’Inghilterra per girare Slogan, scelta dal regista Pierre Grimblat al posto di Marisa Berenson, nonostante non parli una parola di francese. Cosa che Gainsbourg non può sopportare. In scena i due devono fingersi innamorati, ma, per tutta la prima settimana di riprese, appena finiscono di girare lei va a piangere in camerino, esasperata dal rapporto teso che si è instaurato col il partner di set. "È orribile! Dovrebbe recitare la parte del mio amante ma è così arrogante e snob e in più mi ignora completamente", racconta in una telefonata al fratello, parlando di quello che sarebbe stato il grande amore della sua vita. Poi, improvvisamente, tutto cambia. Per smorzare i toni tra i due, Grimblat organizza una cena a tre per farli conoscere meglio e rompere il ghiaccio. Con una scusa li lascia soli e Jane e Serge finiscono col ballare un lento. Il cantante è impacciato, le pesta i piedi. Lei prova tenerezza. Capisce che il suo essere rude e sgarbato è solo una posa per nascondere la timidezza. In realtà è simpatico, affascinante, un vero gentleman. Quella stessa sera la porta in giro per locali, al Rasputin, dove chiede a dei musicisti russi di suonare il Valse triste di Sibelius, al Calvados e poi in un locale di drag queen dove suo padre era stato pianista. Verso le 4 Serge chiama un taxi e le chiede se vuole essere accompagnata nel suo alloggio. Lei rifiuta e lo segue al suo hotel. Appena entrati in stanza Jane si chiude in bagno pensando se cedere al fascino dell’uomo, ma quando esce lo trova addormentato. Esce. Torna solo per lasciare una copia del disco sul quale avevano appena ballato quella notte (Yummy, yummy, yummy, I've Got Love in My Tummy!). Glielo infila tra le dita del piede e se ne va. Così è iniziato tutto.
"Je t'aime... moi non plus"
"L'ho fatto per gelosia. Ricordo che Serge stava facendo ascoltare la versione con la Bardot che non aveva mai pubblicato a una troupe televisiva e c'era una ragazza molto bella con una gonna tartan sdraiata sul divano. Quando vidi quanto era orgoglioso di farla ascoltare ai giornalisti e alla ragazza sul divano, capii che dovevo essere io a cantarla. Soprattutto mentre altre attrici si aggiravano intorno, Mireille Darc gli chiedeva: "Allora Sergeou, che ne sarà di questa canzoncina?". Così Jane racconta come è finita a cantare la canzone più scandalosa di sempre che, in origine, fu scritta per Brigitte Bardot con cui Gainsbourg ebbe una liaison di qualche mese prima che BB tornasse dal marito, il miliardario tedesco Gunter Sachs. Così, per evitare che il compagno incida la canzone con un’altra bellezza, si ritrova in un enorme studio a Marbella ad ansimare ammiccante al microfono. Al ritorno a Parigi, la coppia Birkin-Gainsbourg va a cena nelle cantine dell'Hôtel des Beaux-Arts. Serge si alza dal tavolo e suona la canzone sul pick-up. Improvvisamente tutte le coppie smettono di parlare. Serge dà un pizzicotto alla compagna e le dice: "Credo che abbiamo un disco di successo". Così è. Je t'aime... moi non plus (e, per estensione, Serge e Jane) diventa un simbolo di libertà in tutto il mondo. Il Papa la bandisce, come pure la BBC perché la ritengono scandalosa, pornografica. Ma tutti la ascoltano di nascosto, decretandone il successo e l’immortalità.
Stile, passione, litigi e una complicità infinita
Dodici anni d'amore. Una storia di cui si parla ancora oggi. Perché? Insieme sono bellissimi, cool, scandalosi, anticonformisti. Lei ha quel mix tra Swinging London ed effortless chic parigino, lui ha l’allure del poeta maledetto. Lei dà a lui consigli di stile, lui scrive per lei interi album. Dal primo incontro sul set nel 1968 a quando Jane dice basta, stanca dell’alcolismo di Serge, vivono insieme (nell'appartamento al 5 bis di rue de Verneul nel 7º arrondissement), alimentando la fantasia di intere generazioni. "Non dobbiamo esagerare, non eravamo i Kennedy! Dovevamo incarnare una forma di libertà. La nostra differenza di età di vent'anni, il nostro stile di vita - uscivamo di notte, tornavamo a casa per svegliare Kate e Charlotte prima della scuola e dormivamo durante il giorno - la mia stessa fantasia, la nostra mancanza di tabù... Serge diceva sempre: "Non siamo una coppia immorale, siamo una coppia amorale"". Racconta Birkin. Il loro amore è incontenibile, un precario equilibrio di grandi slanci passionali e feroci sfuriati pubbliche. Leggendario è l’episodio al bar Castel di Parigi. Jane si infuria per il fatto che Gainsbourg rovista nel suo cestino esibendo gli oggetti più segreti e gli tira una crostata alla crema pasticcera in faccia prima di inseguirlo lungo Boulevard St Germain. Lui si arrabbia a sua volta. Così Jane, per sedare gli animi e sbollire la sua rabbia, si getta nella Senna con il suo top Yves Saint Laurent, poi riemerge e torna a casa allegramente a braccetto con Gainsbourg. La loro routine è un rollercoaster. Sempre secondo la leggenda, passano le notti fuori a ballare, ma tornano sempre in orario per svegliare le figlie e portarle a scuola. Per poi ricominciare le loro scorribande da capo. Giorno, dopo giorno. Finché l’equilibrio si spezza. Jane non sopporta Serge e la sua dipendenza dall’alcool. Si separano, ma continuano a collaborare. Ad amarsi. Per sempre.