Vedi tutti

1 adolescente su 10 ha usato prodotti pericolosi per il dimagrimento

Ecco cosa ci dice sul rapporto con la magrezza lo studio della Monash University

1 adolescente su 10 ha usato prodotti pericolosi per il dimagrimento Ecco cosa ci dice sul rapporto con la magrezza lo studio della Monash University

Mentre il governo Meloni taglia drasticamente i finanziamenti al Fondo nazionale per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, uno studio australiano rivela che quasi un adolescente su dieci ha utilizzato nella sua vita "prodotti dimagranti inefficaci e potenzialmente dannosi" come diuretici, lassativi o pillole dimagranti. I dati evidenziano una vera e propria emergenza sociale e sanitaria, esacerbata da fenomeni come Ozempic e Wegovy usati come alternative pericolose per perdere peso velocemente. Se da un lato c’è un’incapacità sociale e culturale a svincolarsi dall’illusione collettiva di bellezza univoca e strettamente collegata al concetto di magrezza e dall’altro mancano sia una restrizione all’accesso di tali farmaci sia un concreto sostegno alla rete nazionale di ambulatori così come formazione e sensibilizzazione sul tema, viene naturale chiedersi quando smetteremo di voltarci dall’altra parte per affrontare il problema.

Il 5,5% degli adolescenti fa uso di prodotti per la perdita di peso senza prescrizione medica

Il team di ricercatori della Monash University ha revisionato 90 studi diversi, che hanno coinvolto un totale di 604.552 partecipanti di età pari o inferiore a 18 anni provenienti da tutto il mondo. L’8,9%, cioè quasi uno su dieci, degli adolescenti intervistati ha riferito di aver utilizzato prodotti per la perdita di peso ad un certo punto della propria vita. Nello specifico, secondo lo studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association Network Open, il 5,5% fa abitualmente uso di prodotti per la perdita di peso senza prescrizione medica, il 2% ne ha fatto uso nell’ultima settimana, il 4,4% nell’ultimo mese, il 6,2% nell’ultimo anno. È stato inoltre riscontrato che le ragazze sono molto più propense a utilizzare questi prodotti rispetto ai ragazzi, con quasi una ragazza su dieci che li ha utilizzati nell’ultimo anno.

Il trend dei "budget Ozempic"

L’Ozempic, il farmaco antidiabetico che ha come principio attivo il semaglutide, è ormai il segreto peggio custodito di Hollywood, la penna magica che si dice abbia permesso a Mindy Kaling di perdere ben 20 kg e grazie a cui Kim Kardashian è riuscita ad entrare nell'abito di Marilyn Monroe sfoggiato al Met Gala. Tanto che ben presto è arrivato sul mercato Wegovy, ossia una variante ad alto dosaggio dell'Ozempic approvata in America come cura dimagrante. Su TikTok si moltiplicano i video (#GutTok) che ne decano le meraviglie e spiegano come usarlo, ma anche le soluzioni alternative per coloro i quali non riescono ad ottenere una prescrizione dal loro medico. Li chiamano "budget Ozempic" e sono per lo più emollienti per le feci da banco, reclamizzati dai creator della piattaforma social come un modo più economico ed efficace per perdere peso. Ovviamente, ignorandone totalmente i possibili danni alla salute. Il fenomeno si è così diffuso che la ricetta che li mixa, il frullato "Miralax Mango Miracle" spopola e il lassativo osmotico PEG 3350, una sostanza che una volta nell’intestino, attira acqua per osmosi ammorbidendo le feci e favorendone il transito intestinale, è diventato quasi introvabile negli Stati Uniti. Non stupisce, quindi, che dallo studio della Monash University sia emerso che anche se le pillole dimagranti rimangono il metodo fai da te per perdere peso più diffuso (6%), al secondo posto ci sono i lassativi (4%) e al terzo, con il 2%, i diuretici.

I pericoli dei metodi di dimagrimento fai da te per la salute sono alti

Non esiste una bacchetta magica per perdere peso. E certamente affidarsi a TikTok o a rimedi fai date non è una soluzione. È necessario affidarsi ad esperti, seguire i consigli di medici, nutrizionisti e dietisti qualificati che consiglieranno, secondo le specifiche esigenze individuali, un’alimentazione corretta da seguire, accompagnata da un’attività fisica regolare ed eventualmente l’uso di alcuni farmaci. Assumere in modo indiscriminato e, spesso inconsapevole, pillole dimagranti, lassativi e diuretici è pericoloso. Ancora più durante l’adolescenza. Il recente studio sottolinea, infatti, che il loro uso senza prescrizione in adolescenza fa crescere il rischio di un aumento di peso non salutare in età adulta ed è anche associato a un aumento del rischio di diagnosi di un disturbo alimentare. I ricercatori hanno dichiarato che "i prodotti dimagranti non prescritti nei bambini non sono raccomandati dal punto di vista medico per il mantenimento del peso sano poiché non funzionano, sono pericolosi, sono associati a aumento di peso dannoso in età adulta e aumento del rischio di diagnosi di disturbo alimentare entro diversi anni dall’inizio dell’uso". Hanno aggiunto anche che "questa è una preoccupazione per la salute pubblica perché sono state trovate correlazioni tra l’uso di prodotti dimagranti con ragazze che hanno una bassa autostima, influenza dei genitori a perdere peso o insoddisfazione dei genitori per il peso, insoddisfazione del proprio corpo, coetanei gruppi che valorizzano la magrezza e l’influenza dei media o dei social media che promuovono standard di bellezza non realistici".

Cosa ci dice lo studio della Monash University

I dati evidenziano una vera e propria emergenza sociale e sanitaria che non è possibile continuare ad ignorare. Parte dello scopo dello studio della Monash University, oltre a rilevare il rapporto tra adolescenti e farmaci dimagranti, era "consentire sviluppi politici, ulteriori ricerche e strategie educative mirate tra particolari gruppi a rischio". Come sottolinea il team di ricercatori, è il momento di porre l’accento sull’educazione e sulla regolamentazione dei prodotti dimagranti senza prescrizione medica, rendendo ben chiari i possibili danni della loro assunzione incontrollata. Ma non basta, serve un approccio multidisciplinare, che comprenda un’educazione alimentare, supporto psicologico e una vera apertura del concetto di bellezza. Non bastano retorici proclami non sostenuti da azioni concrete, né è sufficiente dire che tutti i corpi sono validi. Né ci si può stupire con indignazione e sufficienza se i dati ci confermano che "in una popolazione che sente di fare tutto il necessario per perdere peso, le pillole dimagranti possono essere una cosa molto, molto intrigante da aggiungere al proprio arsenale".