Le città più sostenibili da visitare nel 2024
Perché sì, abbiamo bisogno di aria pulita
24 Gennaio 2024
Come ogni anno, il Global Destination Sustainability Index ha annunciato i risultati sulla sostenibilità per il 2023, che include pratiche ambientali, sociali e di gestione a livello globale delle destinazioni e dei loro fornitori. Non sorprendentemente, nessuna città italiana si classifica in una buona posizione.
Le città più sostenibili in Europa e fuori
Per la settima volta consecutiva, Göteborg ottiene la prima posizione con un punteggio pari a 94,64%, seguita da Oslo, Copenaghen, Helsinki e Bergen. Per incontrare altre grandi città europee dobbiamo scendere al 21esimo posto con Parigi, al 31esimo con Berlino e al 32esimo con Bruxelles. Milano si classifica alla 40esima posizione come unica città italiana presente nei 100. Oltre l’Europa, città come Singapore e Sidney raggiungono ottimi risultati in tema di performance.
Cosa si intende per città sostenibili?
Come specificato dal GDS, la sostenibilità a livello cittadino non include unicamente performance ambientali ma anche aspetti della vita quotidiana che possono assumere un significato etico. Valori come l’inclusione e le pari opportunità sono infatti considerati “sostenibili” e si classificano come valori fondanti di molti paesi scandinavi presenti nella top 5 del campione considerato. Allo stesso tempo, l’innovazione tecnologica utilizzata per la progressione della sostenibilità ambientale in determinati luoghi è di per sé sostenibile.
Cosa significa viaggio etico
Viaggiare eticamente ha a sua volta un significato differente, rappresentando infatti le modalità e lo spirito con il quale il viaggio viene effettuato, (mezzi di trasporto, alloggio, esperienze locals e tanto altro). Questa modalità non sempre combacia con la meta, che per svariati motivi può non risultare sostenibile.
Le città presenti nella lista seguente sono state scelte in base a questo doppio standard, possibilità di compiere un viaggio etico ed esplorare città molto attente ai vari tipi di sostenibilità.
La prima classificata, Göteborg
Göteborg, famosa in origine per la casa automobilistica Volvo, è il porto più grande della Scandinavia. Negli ultimi vent'anni ha saputo reinventarsi e proporsi come una destinazione di viaggio moderna grazie a una totale ristrutturazione del carattere della città. Il carattere industriale dei quartieri decadenti è diventato design all’avanguardia, trasformando magazzini e fabbriche in ristoranti, gallerie d’arte e caffè indipendenti. La città presenta una vita notturna movimentata dinnanzi a un arcipelago di tranquille isole ideali per passeggiate nella natura. Già nel 2020, Göteborg era stata inserita tra le “Capitali Europee del Turismo Smart 2020”, ma perché la città è considerata così sostenibile e all’avanguardia? In primo luogo, la pedonalità e la ciclabilità delle strade è diffusa in maniera capillare, al punto da creare una perfetta sinfonia con le numerose e curate aree verdi. L’accoglienza presenta un 90% delle strutture ricettive certificate come ecologiche a cui si aggiunge un trasporto pubblico super efficiente e funzionale che sarà soggetto a una completa conversione elettrica entro il 2030. Ovviamente lo sharing e la micromobilità sono facilmente garantiti tramite un servizio di noleggio biciclette e scooter elettrici.
Nel 2021 inoltre, Göteborg si è distinta per la Gothenburg Green City Zone, ossia la prima zona a emissioni zero al mondo che vede la collaborazione di Göteborg, la regione di Göteborg e Volvo Cars, per la creazione di un sistema di trasporto a impatto zero sul clima in una vasta area geografica. In questa modalità, la seconda città della Svezia si impegna a ridurre la sua impronta climatica per avvicinarsi a zero entro il 2030. Göteborg abbraccia l'innovazione, la collaborazione e la circolarità in ogni aspetto della sua economia turistica, offrendo un ricco patrimonio culturale e naturale, oltre che a una scena gastronomica biologica e fiorente. Come dichiarato dal Global Destination Sustainability Index: “È una città che prende sul serio la sua posizione di leadership e si sforza di creare un impatto positivo sia per i cittadini che per l'ambiente.” Insomma, il primo posto in classifica appare più che meritato.
2. Copenaghen, tra sirenette e colori
Se Göteborg è una città troppo ridotta per i vostri standard sarete sicuramente maggiormente soddisfatti da Copenaghen. Visitare Copenaghen significa immergersi nella città che ispirò Hans Christian Andersen per il suo romanzo “La Sirenetta”, passeggiare per il quartiere di artisti di Christiania, godere dell’amore per l’antico e il moderno in una tipica cornice scandinava vista mare. La sostenibilità è tangibile in ogni dove, a partire dalla moltitudine di biciclette che affollano le strade più di qualsiasi automobile, fino alla grandissima scelta di opzioni vegane e vegetariane presente in ogni ristorante. Già nel 2014, la città è risultata vincitrice del premio “European Green Capital” grazie alla drastica diminuzione delle emissioni di CO2 e all’altissimo grado di soddisfazione dei cittadini legato al tenore di vita (97%). Il raggiungimento di tale obiettivo ha ovviamente richiesto sforzi sia da parte dei cittadini che da parte dell’amministrazione locale che ha attuato ingenti iniziative per rendere la città più pulita, efficiente e soprattutto più ecologica. In realtà è la città stessa ad essersi adeguata alla sensibilità ecologista dei cittadini, costruendo sempre più strade ciclabili e agevolando la mobilità di chi opta per il mezzo a due ruote.
Vivere a Copenaghen, infatti, vuol dire usare la bici quotidianamente; tutti ne hanno una e tutti la usano per qualsiasi spostamento: per accompagnare i bambini a scuola, per andare a lavoro o per uscire la sera. L’amministrazione cittadina concentra da sempre le sue energie e le sue risorse per migliorare le infrastrutture dedicate ai ciclisti piuttosto che quelle per le automobili. Nella sola capitale e nelle zone limitrofe, sono presenti più di 350 chilometri di piste ciclabili. Inoltre, la Danimarca è stato uno tra i primi stati europei ad attuare una legislazione ambientalista. Da più di 20 anni ogni iniziativa, progetto o costruzione edile è stata pensata in rapporto all’impatto ambientale che genera. Ciliegina sulla torta? Copenaghen si è posta come obiettivo quello di diventare una città “carbon neutral” entro il 2025 e i presupposti ci sono tutti.
3. Singapore, l’oriente smart
Se volete spingervi oltre i confini europei, Singapore, 17esima classificata, in linea con l'obiettivo dichiarato di diventare un leader globale nel turismo e negli eventi sostenibili, rappresenta una meta senz’altro interessante. Con una rete di trasporti pubblici fra le migliori del mondo (compresi collegamenti aeroportuali eccellenti), infinite attrattive culturali e deliziose bancarelle di cibo a ogni angolo, Singapore è la perfetta sintesi tra tradizioni cinesi, malesiane e indiane, dal feng shui al culto degli avi, in un paesaggio ultramoderno.
Perché Singapore è considerata sostenibile? Per svariati motivi tra cui si distingue forse ciò che la rende più famosa: le elevate possibilità di ascesa economico-sociale, tali da favorire notevoli livelli di produttività e investimenti sul capitale umano e sulla qualità della vita, favorita anche dal già citato efficientissimo, pulito e moderno trasporto pubblico, conveniente al punto da limitare traffico e inquinamento in una metropoli con più di 5 milioni di abitanti. Nel 2030 inoltre entrerà in funzione il nuovo terminal 5 dell’aeroporto di Singapore, pensato per rispondere al meglio alle esigenze della crisi climatica e a quelle di una possibile nuova epidemia come quella avvenuta nel 2019. Questa struttura sarà completamente ecologica a tal punto che la certificazione “Green Mark Plati num Super Low Energy Building” assicura che il terminal sarà quasi a impatto zero in quanto l’energia necessaria per il suo funzionamento sarà prodotta quasi interamente da un enorme sistema di pannelli fotovoltaici. L’intelligenza artificiale, lo stoccaggio di energia termica e il teleriscaldamento garantiranno poi un abbattimento quasi totale degli sprechi. Altra novità importante? Il terminal sarà predisposto per accogliere aeromobili e veicoli terrestri che funzionano con carburanti alternativi.
4. Sidney, i meeting migliori al mondo
IL GDSI, ha dimostrato che i meeting globali portati a Sydney attraggono delegati che contribuiscono direttamente all’attrattiva della destinazione attraverso l'economia dei visitatori e del turismo in senso più ampio. Tali meeting globali, infatti, stimolano l'economia della conoscenza, attirando talenti di livello mondiale e fornendo esperienze cruciali che stimolano cambiamenti sociali significativi. Sidney presenta un paesaggio assolutamente unico nel suo genere: una città all’avanguardia con una fauna e una flora a portata di mano diversa da quella degli altri continenti. Il tutto accompagnato da un impegno istituzionale per rendere il centro facilmente raggiungibile sia a piedi che in bicicletta, ma anche per fare in modo che le diverse unità urbane nelle quali è divisa la città siano organizzate in modo il più possibile autonomo, così da ridurre la necessità di spostamenti lunghi. Dal luglio 2020 inoltre, la città è diventata la prima al mondo ad essere alimentata interamente da energie rinnovabili. Tale ambizioso obiettivo, proposto già a partire dal 2008 da Allan Jones, responsabile del Department of Energy and Climate Change di Sidney, rientra nel più ampio pro getto “Sustainable Sydney 2030”, che mira a rendere Sydney una città sempre più sostenibile e a ridurre del 70% le emissioni nocive entro il 2030.
Ma non finisce qui: la città di Sydney ha obiettivi ambiziosi per promuovere il trasporto sostenibile, e non si limiterà solo a rendere la metropolitana più “green” (considerando le altre tre linee in costruzione in questo periodo). Il Governo statale ha infatti stanziato 41 milioni di dollari al fine di modernizzare la rete di trasporto nell’arco di quattro anni, con un’attenzione particolare alla mobilità sostenibile grazie a modelli come le “città di 30 minuti” e i “quartieri di 15 minuti”, che consentiranno ai cittadini di accedere facilmente e rapidamente a servizi, scuole, posti di lavoro e aree di svago. Una chicca da locals? Il quartiere “Garden Island” dove ogni singolo edificio e ogni singola struttura sono realizzati con tecniche e impianti sostenibili, tetti e facciate con aree verdi.
5. Zurigo, la pocket metropolis svizzera
Il 30 novembre 2008 i cittadini di Zurigo hanno votato un referendum per inserire gli obiettivi della “2000 Watt Society” nella legge comunale. Da quel momento, l’amministrazione locale ha iniziato a migliorare l’efficienza energetica del tessuto urbano, investendo in impianti alimentati con energia eolica e geotermia, facendo consulenza gratuita alle società costruttrici di immobili e fornendo incentivi per l’acquisto di apparecchiature domestiche smart e pannelli solari. Questa breve intro ci fa capire solo una parte dello stato di progressismo presente in questa città, il resto è composto da una grandissima libertà su liberalizzazione delle droghe e sex work, con un fritto misto di cultura tipica svizzera e raffinata eleganza.
Good news: la sindaca Corine Mauch, in carica dal 2009, è una punta di diamante nel mondo dei diritti LGBTQ+ e della sostenibilità ambientale e sociale. Inoltre, secondo l’annuale studio condotto dal Sole 24 ore, è Zurigo la città europea con la miglior qualità della vita percepita dai suoi cittadini, arrivando a toccare addirittura il 97% dei consensi. La città presenta infatti un altissimo tasso di sostenibilità sociale in quanto il costo della vita, tutt'altro che agevole, viene perfettamente bilanciato dal tenore degli stipendi: il 92% degli intervistati nell'indagine della Commissione Europea si dice soddisfatto della condizione finanziaria della sua famiglia. Insomma, cosa aspettate ad andare nella città dei sogni?