Vendere le foto dei piedi online non è facile come sembra

Ci abbiamo pensato tutte, almeno una volta nella vita, chi in maniera più giocosa e chi in maniera più seria, chi durante un aperitivo con le amiche e chi nel privato della sua cameretta. Ti propongono solo stage da 500 euro al mese, la recessione non sembra intenzionata a finire tanto presto, i prezzi si alzano a l'inflazione pure, nessuno vuole farti un contratto, sei stanca di chiedere soldi ai tuoi genitori e di lavorare 9 ore e mezza al giorno. Un pensiero affiora nella disperazione: dovresti forse metterti a vendere le foto dei piedi online, a chiunque le voglia e sia disposto a pagare, per non fare un lavoro vero mai più e vivere di rendita? Non è detto che sia la soluzione a tutti i nostri problemi, anzi. Cerchiamo di contestualizzare una situazione più sfumata di quanto si possa pensare.

Dove si vendono le foto dei piedi?

Per vendere le foto dei piedi, in teoria, ci sono molti modi. Ci sono i canali "ufficiali", Only Fans e altre piattaforme ancora più specifiche, e poi ci sono quelli meno ufficiali. Vinted, ad esempio, in cui se pubblichi una foto di scarpe usate e visibilmente femminili esiste una probabilità superiore a zero che un utente anonimo ti scriva in privato per chiederti informazioni aggiuntive sul livello di usura di scarpe e calzini, delle foto di te che indossi la calzatura e simili. In realtà, questo tipo di transazione può avvenire ovunque, basta capitare nell'orbita di qualcuno abbastanza sfacciato da chiedere e poi sentirsi abbastanza al sicuro da portare a termine la vendita. I rischi, però, non stanno a zero. 

I problemi dei sex worker e la nostra superficialità 

Siamo abituati a pensare che lavorare nel porno o essere sex worker sia facile. Dopotutto basta creare qualche tipo di contenuto video o foto, inviarlo e aspettare che arrivino i big money. Non è esattamente così. Anche se la vendita di foto di piedi online da parte di maggiorenni è genericamente legale (non sono considerate materiale pornografico e quindi sfuggono a questo tipo di classificazione) il problema della sicurezza permane. Bisogna rendersi totalmente anonime, creare account e conti correnti appositi, mascherare segni di riconoscimento e tatuaggi, assicurarsi che le transazioni siano al 100% sicure. Esiste anche una componente umana ed emotiva: siamo pronte a sostenere una conversazione con una persona che vuole le nostre foto per motivi smaccatamente sessuali? A curare le relazioni con gli acquirenti? Suona facile, ma non è detto che lo sia per tutte, e bisogna tenerlo in conto prima di buttarsi in operazioni più grandi di noi.

L'ostentazione della ricchezza sui social

Infine, un piccolo capitolo potrebbe essere aperto sullo sfoggio che si fa di questi guadagni sui social. Senza perderci in un'analisi dell'industria del porno e dell'intrattenimento erotico e simili (che non sono certo conosciute per essere femministe e che si basano soprattutto su sistemi di potere patriarcale, sullo sfruttamento delle lavoratrici e sul male gaze), possiamo dire con certezza che il modo in cui questo tipo di lavoro è presentato sui social, spesso pubblicando screen dei versamenti ricevuti, non è consono. Non è utile vendere uno stile di vita così complicato e delicato a ragazze giovani, che basandosi sulla promessa di guadagni facili, potrebbero lanciarsi in un campo minato, sbagliando qualcosa e venendone compromesse. Non è utile, in assoluto, sfoggiare la ricchezza sui social, creando modelli aspirazionali e facendo sentire infelici e non abbastanza le persone che leggono. In conclusione, senza giudicare i fetish o i modi di guadagnare di nessuno, vendere le foto dei piedi online è possibile, ma non necessariamente consigliato. Soprattutto se non si tengono in conto queste cose.