Perché su TikTok sono tutti in fissa con i "classici"?
I social scelgono di cambiare il futuro tornando al passato
06 Marzo 2024
Durante il vostro percorso di studi, vi è mai capitato di imbattervi in un paragrafo dal titolo “Umanesimo e Rinascimento: la riscoperta dei classici”? Scommettiamo che la risposta è affermativa, ma perché porvi questa domanda? Proprio come fecero gli eruditi del 400 dopo i “secoli bui” del Medioevo, oggi ci troviamo davanti a una sorta di riscoperta dei "classici", ma le lancette del tempo non si sono semplicemente invertite. Bisogna quindi trasportare il passato in una dimensione moderna, fatta di reti, connessioni e identità virtuali, ha senso, non vi pare?
@whitelandsrarebooks Ha avuto un bel colpo di fortuna #whitelands #libri #libriantichi #trattative #librirari #magia #stregoneria #magiatiktok suono originale - Luca Cena
Negli ultimi giorni, infatti, la parola chiave “classici” sta spopolando sui social con numerosi contenuti e hashtag. Basti pensare all’account di Edoardo Prati, un ragazzo che in pochi mesi ha guadagnato più di 200mila follower, parlando solamente della sua passione: la letteratura classica. Ma anche al profilo di Luca Cena, un collezionista che, come si evince dalla sua bio “vende, acquista e racconta libri rari”, il quale, con la sua dedizione per i libri antichi, ha raggiunto più di 80mila follower. Questi sono solo alcuni dei nomi che vediamo spesso sul web in questo periodo, ma la nascita del “BookTok” e di tanti altri format, è già emblema del cambiamento che stiamo vivendo.
Cosa si intende oggi per “classici”
@senaarchives There are many definitions of a classic, but these are the main ideas :) 1- It must address the human condition. 2- It must have created profound shifts in perspective for all its readers, so every time you read a classic you gain something new. 3- It has to have influenced many other important works, like Dracula by Bram Stoker being the springboard for so many adaptations. 4- Generations of expert critics and readers must have regarded it highly, so it stands the test of time. 5- The classic is usually difficult to understand, but when understood rewards its readers immensely.
L’ibridazione tra presente e passato non è però così facile come sembra, e alle volte c’è il rischio di fare confusione, soprattutto quando si tratta di utilizzare la terminologia corretta. Ci siamo chiesti, dunque, cosa si intende davvero per "classici" e come questo concetto viene traslato oggi sui social. Per rispondere alla domanda, bisogna prima partire da una definizione standard. “Con libri classici si intendono quelle opere della letteratura che sono riuscite a superare la barriera del tempo e continuare ad essere lette per generazioni. Si parla di capolavori con una grande risonanza e spesso molto conosciuti come ad esempio Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen o Guerra e pace di Tolstoj, in quanto non solo racchiudono il sentimento di un’epoca, ma rispecchiano ancora oggi i valori e le dinamiche dell’essere umano in quanto tale.”: queste le parole scelte dall’esperta Gaia Lapasini per fornirci un primo sguardo sul concetto di “classico”.
@gaialapasini Libri classici da leggere #booktok #libridaleggere #bookwarm #lettoriditiktok #booktokitalia suono originale - gaialapasini
Ci sono poi molti modi per parlare di classici; nel terzo secolo d.C, l’aggettivo “classicus", si utilizza per riferirsi a un autore di eccellenza, connotazione che permane nel linguaggio contemporaneo e viene spesso associata alla vasta cultura antica, sia greca che latina, indicando opere di valore e rilevanza duratura. D’altra parte, il termine oggi comprende tutto ciò che, pur appartenendo al presente, ha radici in un passato relativamente prossimo o che continua ad esercitare una notevole influenza sulla scena pubblica e commerciale. Questo può includere film recenti, successi musicali di ieri e brani che continuano a dominare le classifiche. Oppure, ancora: trasmissioni televisive e pubblicità iconiche, stili di moda e cucina che resistono alla prova del tempo. Con la sua pervasiva presenza, il termine "classico" assume spesso un significato che si avvicina a quello inflazionato del termine "mitico" o "iconico".
Il "classico” nel panorama digitale
@camilla.fracasso A voi chiedono formule a me Soldati di Ungaretti e mi va bene cosí…
son original - .
“La peculiarità dei classici è dunque quella di riuscire a intrattenere e allo stesso tempo arricchire la mente di chi li legge. Grazie ai social è possibile generare confronti e dibattiti partendo da queste opere, un esempio è il gruppo di lettura di Ilenia Zodiaco che nasce con l’intento di leggere i cosiddetti Mattoni Russi per poi passare alle opere portanti di altre nazionalità”: ci invita così a riflettere su questo “binomio” Gaia Lapasini. La digitalizzazione, non solo ha reso più facile la fruizione dei classici, ma ha portato alla formazione di intere comunità di lettori ed ha espanso il concetto di “educazione” alla lettura, e i profili sopracitati ne sono la prova lampante. Ma perché dunque siamo ancora così affascinati da queste opere? Gaia non ha dubbi e ci risponde così: “Perché racchiudono sentimenti e emozioni universali, aumentano il nostro bagaglio di riferimenti culturali e ci aiutano a scoprire le epoche passate. Leggere i classici è anche sapere da dove proveniamo, cosa c’è stato prima di noi e farlo attraverso una forte connessione emotiva e soprattutto tramite una bella storia”. D’altronde, Ralph Waldo Emerson diceva: "I classici non sono mai antiquati; sono quelli che ci vogliono per capire il nostro presente e prepararci al nostro futuro." Voi che cosa ne pensate? Vi è capitato di riavvicinarvi alla lettura dei classici grazie ai social, come sta accadendo a moltissimi utenti in quest’ultimo periodo?