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Sarah M, lo stalking e il lato oscuro della fama

Grazie ad avvocati e psicologi indaghiamo il rapporto tra showbusiness e ossessione (e non solo)

Sarah M, lo stalking e il lato oscuro della fama Grazie ad avvocati e psicologi indaghiamo il rapporto tra showbusiness e ossessione (e non solo)

"Questa è la mia sorellina di 14 anni. Sei una morta di fama. Lei non è la tua piccolina. Per chi legge: questa ragazza non ha alcun riguardo per il benessere di nessuno se non il suo. Si approfitta completamente delle persone, anche dei quattordicenni, nonostante ne abbia venti". Queste le parole che Demi Lovato digitava sotto ad un post di Sarah M, protagonista di un caso mediatico nel 2016. La storia della ragazza è tornata ad essere oggetto d'interesse per gli utenti di TikTok, che a distanza di anni si interrogano sul rapporto tra questo reato ed il concetto di fama, con tutti i suoi lati oscuri. Andiamo con ordine.

Stalker Sarah

Sarah M, nel 2016, era una ragazza giovanissima che, grazie alle sue doti di "stalker" riuscì a collezionare circa 6.200 foto con celebrità di ogni tipo, da Justin Bieber a Brad Pitt passando per Kim Kardashian. La sua tecnica era semplice: si appostava sotto gli hotel, vicino all'ingresso dei ristoranti e addirittura delle palestre per sorprendere i vip e chiedere loro insistentemente una foto. Sarah iniziò questa attività all'età di 12 anni e raggiunse un certo livello di notorietà, divenne amica di Miley Cyrus e frequentò attori e cantanti. Nonostante il suo comportamento anomalo e persecutore, la donna è considerata tutt'oggi una collezionista di celebrità.

@the_lavender_books THE BIGGEST CELEBRITY STALKER “Sarah the Stalker”

Siamo affascinati dall'ossessione? L'esempio di Baby Reindeer

Chiaramente si tratta di un comportamento estremo. Molti utenti e spettatori, però, sembrano affascinati da questo tipo di narrazioni. Basti pensare alla serie tv Baby Reindeer. La storia è quella di Donny Dunn, un aspirante comico che lavora come barista a Londra. Un gesto gentile nei confronti di una cliente, Martha, si trasforma in un incubo quando lei sviluppa un'ossessione nei suoi confronti. Martha inizia a compiere stalking nei confronti di Donny, sia online che di persona. La serie esplora le conseguenze psicologiche di questa situazione su Donny e la difficoltà per gli uomini di venire a patti con questo tipo di abusi. Stiamo assistendo dunque ad una spettacolarizzazione di questo preoccupante fenomeno? Ma soprattutto, chi decide di diventare un personaggio pubblico nel 2024 deve mettere in conto che potrebbe avere a che fare con tutto questo? Abbiamo chiesto a degli esperti di sciogliere i nostri punti interrogativi e di spiegare bene il fenomeno dello stalking, anche per evitare pericolose derive nell'opinione pubblica.

@fallontonight Richard Gadd & Jessica Gunning react to the overwhelming response they’ve received for Baby Reindeer! #FallonTonight #TonightShow #RichardGadd #JessicaGunning #BabyReindeer #JimmyFallon original sound - FallonTonight

Cosa vuol dire stalking? Parola all'avvocato

L’avvocata penalista Natascia Sarra ci spiega innanzitutto che con il termine stalking viene comunemente indicato il reato di Atti persecutori che il Legislatore italiano ha introdotto nel nostro ordinamento nel 2009 per dare una risposta più efficace a condotte che integravano altre fattispecie di reato meno gravi e meno complesse come, ad esempio, la minaccia o le lesioni. Oggi il reato punisce chi conduce comportamenti persecutori ripetuti nei confronti di una persona tanto da provocarle un perdurante e grave stato di ansia o di paura, il timore per l'incolumità propria o di una persona cara o ancora in modo da costringerla a cambiare le abitudini di vita.

Chi sono le più frequenti vittime di stalking?

Natascia Sarra fa luce sulla questione: "Secondo le statistiche, le vittime di stalking più frequenti sono le donne con una percentuale che si aggira intorno al 74% dei casi. Lo stalking, infatti, così come il reato di maltrattamenti in famiglia, è considerato un reato spia del femminicidio, proprio per l’alta incidenza di vittime di sesso femminile. Sempre secondo le statistiche, nella maggior parte dei casi stalker e vittima hanno intrattenuto una relazione e gli atti persecutori sono posti in essere per ricucire il rapporto o per gelosia ed ossessione. Tali dati sembrerebbero dimostrare che il reato sia consumato più spesso nell’ambito di rapporti tra persone comuni che si conoscono. Tuttavia, le celebrità, e le notizie di cronaca lo confermano, sono particolarmente esposte al rischio di stalking e non dovrebbero mai sottovalutare attenzioni eccessive e altre spie di comportamenti ossessivi da parte di un fan".

Cosa bisogna fare se si è vittima di stalking e quali precauzioni prendere quando si diventa un personaggio pubblico?

L'avvocata ribadisce che "lo stalking è un reato particolarmente insidioso che può degenerare in atti violenti e pericolosi per la salute fisica e mentale delle vittime. Per questo è importante non minimizzare. Non pensare, ad esempio, che compressioni della nostra libertà e situazioni che minano la nostra serenità siano il prezzo da pagare per la fine di una relazione. Il consiglio è quello di denunciare immediatamente in presenza di situazioni anomale, tenendo presente che lo stalking, tranne in alcuni casi aggravati, è perseguibile a querela di parte e il termine per proporla è di sei mesi dall'ultimo atto persecutorio".

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La legge italiana tutela davvero chi denuncia? "Sono state introdotte misure, come il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa o l’ammonimento del questore, che cercano di prevenire il protrarsi e l’aggravarsi delle condotte persecutorie. L’ammonimento del questore è uno strumento molto utile perché può essere richiesto anche in assenza di querela. In ogni caso, se si ha timore di essere vittima di stalking è bene rivolgersi subito alle Forze dell’Ordine o, comunque, a soggetti qualificati, come i centri antiviolenza o gli avvocati, che abbiano le competenze per decifrare le condotte e supportare la persona offesa nel percorso di denuncia".

Che impatto ha lo stalking sulla salute mentale?

La psicologa Gaia Cavalleri ci aiuta a ragionare sull'impatto che questi comportamenti hanno sulle vittime: "Chi è vittima di questi comportamenti manifesta sensazioni intense, che possono essere inizialmente stress e stati di allerta prolungata, fino ad arrivare a stati pervasivi di apprensione e timore per la propria incolumità. Spesso un'emozione che si prova in questi casi è la vergogna per ciò che sta accadendo, come se ci si sentisse in qualche responsabili delle azioni dello stalker. Questo può portare anche all’isolamento sociale e di conseguenza può rallentare la richiesta di aiuto e l’insorgenza di disturbi psicopatologici". La psicoterapeuta ci fornisce poi dei dati utili per comprendere al meglio le conseguenze che questo atto ha sulle vittime: "Kuehner e colleghi (2012), in alcuni studi hanno riscontrato che un'alta percentuale di vittime di stalking manifestano livelli significativi di sintomi da disturbo post-traumatico da stress (55% – 60%) e livelli generali di sintomi che indicano la presenza di un disturbo psichiatrico diagnosticabile (78%).  Con questi presupposti si evince quanto sia importante che le vittime di stalking possano sentirsi sicure e accolte in un ambiente terapeutico empatico e non giudicante, capace di favorire la comprensione e la fiducia".

Gaia conclude fornendoci il suo parere da esperta: "Per chi è vittima di stalking la prima cosa fondamentale è prendere consapevolezza, per poter agire sia da un punto di vista legale in ottica di tutela, sia per affrontare efficacemente la situazione preservando la propria salute mentale con l’aiuto di un professionista".