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Prendere nota dei propri sogni aiuta a ricordarli?

Come fare dream journaling e quali sono i benefici

Prendere nota dei propri sogni aiuta a ricordarli? Come fare dream journaling e quali sono i benefici

Ricordo quasi sempre i sogni che faccio. Molti sono ricorrenti, con elementi che si ripropongono notte dopo notte. Spesso sono incubi. Se le cose si fanno troppo dolorose posso saltare ad un altro scenario con la stessa facilità con cui si cambia canale con un click. Chissà se la consapevolezza di star dormendo mentre si sogna sia il sintomo dell’incapacità di fidarsi e lasciarsi andare, di voler controllare anche l'inconscio. Perché i sogni si possono analizzare, interpretare per capire qualcosa su noi stessi che ci aiuti ad affrontare la vita quotidiana. Peccato che non tutti siano in grado di avere sogni lucidi né, tantomeno, di ricordarli al risveglio. E se ci fosse un metodo per riuscirci? La soluzione potrebbe essere il dream journaling, una versione più specifica del journaling che, come il diario delle emozioni, offre benefici per la salute mentale e il benessere personale.

Cos'è un diario dei sogni

Come facilmente intuibile dal nome, il diario dei sogni è la pratica di annotare ogni mattina ciò che ricordiamo dei sogni fatti durante la notte, gradita anche a Freud e Jung. Se per Cenerentola "i sogni son desideri, chiusi in fondo al cuor", per Freud rappresentano desideri nascosti, mentre per Jung mostrano un punto di vista inedito su un fatto o una persona della nostra vita. Quindi, prendere carta e penna e scrivere le nostre visioni oniriche quando sono ancora relativamente fresche nella mente potrebbe rivelarsi utile per sbloccare la creatività, allenare la memoria o praticare l'introspezione per capire chi siamo. I frammenti che ci restano in mente, elaborati dall'inconscio nel momento in cui il cervello è in fase di profondo rilassamento, spesso sono pezzi di realtà da decodificare per affrontare meglio il quotidiano. 

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Come tenere un diario dei sogni

Ci sono molti modi per compilare un dream journal. Qualcuno preferisce i classici carta e penna, altri amano scegliere un quaderno o un diario ad hoc, ma c'è anche chi si accontenta di fogli volanti da tenere insieme con una clip, mentre i più tecnologici optano per dettare i sogni in un registratore vocale, usare un'app per smartphone o digitare su un laptop. Chi ama scrivere butta giù i ricordi di getto come un flusso di coscienza, come un racconto o come una sorta di favola. Mentre i diaristi più pratici procedono per punti specificano in modo schematico location, protagonisti, accadimenti, rumori e altri dettagli fondamentali. Altre persone si trovano più a loro agio col disegno. Insomma, non c’è un modo giusto o unico per raccontare i propri sogni, dipende solo da quello che ci fa sentire più a nostro agio

Come organizzarlo

Molti creator di TikTok consigliano di dividere la pagina in due parti, in senso orizzontale o verticale: da un lato scriveremo il sogno o i frammenti che ricordiamo di quanto accaduto mentre dormivamo, dall'altro aggiungeremo l'interpretazione e eventuali considerazioni. Si possono utilizzare anche colori diversi, pennarelli, matite o evidenziatori per marcare i momenti clou, rendendoli più facili da individuare quando torneremo a leggere il nostro testo. Una volta trovato il nostro stile di journaling, ecco alcune "regole" che ci aiuteranno nell’organizzazione:

  • Facciamolo per prima cosa: il diario va scritto ogni giorno, appena apriamo gli occhi al mattino, quando siamo ancora a letto. Perché dedicandoci ad altro prima, potremmo perdere dei particolari rilevanti. Per facilitare la velocità e l'immediatezza è meglio tenere il nostro diario dei sogni e una penna a portata di mano, magari sul comodino.
  • Annotiamo data, titolo e scriviamo al presente: segnare la data aiuta a ricollegare il sogno al presente che stiamo vivendo, mentre dare un titolo ad ogni sogno è utile sia a identificare concetti importanti sia per una consultazione successiva più ordinata e funzionale. Infine, l'uso del presente incentiva l'affioramento di dettagli.
  • Registriamo tutti i dettagli e le emozioni: scriviamo tutto ciò che ricordiamo, comprese le emozioni e la loro intensità, specificando se le nostre visioni oniriche erano positive o negative, ma senza aggiungere alcun giudizio a posteriori. Limitiamoci a restituire sulla carta quello che abbiamo vissuto e provato mentre dormivamo.
  • Stabiliamo un'intenzione: prima di coricarci, pensiamo che vogliamo ricordare ciò che sogniamo. Possiamo anche concentrarci su una persona o su un eventuale problema, così da incanalarli e riviverli più facilmente nel sogno. Con un pizzico di fortuna potremmo trovare una soluzione a ciò che ci affligge.

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Come ricordare i sogni? I vantaggi del dream journaling

Riversare i nostri sogni su carta contribuisce a facilitare l'accesso al nostro mondo più intimo. Mentre sogniamo, spesso affrontiamo apertamente e sinceramente temi e cose con cui, per pudore o preconcetti, non ci confrontiamo da svegli. I vantaggi di questa pratica, sono tanti, ecco i più importanti:

  • Allena la memoria: tenere traccia della nostra vita onirica su base regolare non aumenta solo la capacità di ricordare i sogni. Lo sforzo di ricordare ogni giorno, concentrandoci sulla messa a fuoco di frammenti a volte nebbiosi, è un vero esercizio per la mente che diventa più elastica man mano che procediamo col dream journaling.
  • Sblocca la creatività: per i creativi i sogni possono essere un'incredibile fonte di ispirazione. Quanti sono gli artisti, gli autori, i cantanti o gli scienziati che hanno trasformato le visioni prodotte dall'inconscio in capolavori e scoperte ingegnose? Pare che la struttura non tradizionale dei sogni ci aiuti a pensare fuori dagli schemi sviluppando la creatività anche nella vita da svegli.
  • Aiuta a decifrare le emozioni complicate: secondo Deirdre Barrett, Ph.D., professore associato di psicologia all'Università di Harvard e autore di The Committee of Sleep, "I sogni rappresentano una parte di noi stessi a cui generalmente non prestiamo tanta attenzione quanto il nostro sé di veglia e di ragionamento verbale. Così puoi entrare in contatto con il tuo intuito e alcune delle tue emozioni di cui potresti non essere consapevole." Quindi, tenere un diario dei sogni aiuta a prendere coscienza dell'ansia, della paura, dell'inquietudine e delle altre emozioni che viviamo. Affrontarle in sogno potrebbe suggerirci come gestirle da svegli.
  • Aiuta la conoscenza di noi stessi: i sogni ci parlano di ciò che accade dentro di noi a livelli più profondi, sbloccando temi e emozioni con i quali da svegli fatichiamo a confrontarci. Un suggerimento: chi fa terapia potrebbe analizzare i sogni riportati nel diario con l'aiuto dello psicologo per andare ancora più a fondo.
  • Aiuta con gli incubi: scrivere i sogni più spaventosi ci consente di elaborarli e metabolizzarli, riuscendo a capire cosa li causa e facendo loro perdere il potere di spaventarci.
  • Migliora la qualità del sonno: quando ci si abitua a scrivere un diario dei sogni, l'andare a letto si trasforma in un rituale, una forma di amore per se stessi, un momento privato che ci regala grande benessere. Così la mente si rilassa e ci addormentiamo più facilmente e con maggiore serenità.

@mattressnerd Have you ever tried dream journaling? Our staff writer, Celia, tried recording her days and dreams for one week. Read about her full experience, and learn more about the benefits of dream journaling, at the link in our bio #mattressnerd #dreamjournal #sleeptips #shadowwork #mentalhealth #journaling #selfcare #decodingdreams Married Life (From "Up") - Gina Luciani

E se non ricordiamo i sogni fatti?

Bisogna sottolineare che esistono persone che hanno un'attività onirica meno sviluppata di altre, soprattutto se consumano spesso alcol o soffrono di disturbi del sonno. In ogni caso, ricordare i sogni è una questione di pazienza e pratica. L’attenzione verso il nostro mondo onirico e, di conseguenza, la sua memoria, si allena. Il dream journaling può rivelarsi di aiuto perché ripercorrere ogni mattina i sogni appena conclusi tiene in esercizio il cervello che, col tempo, ricorderà sempre di più.