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Angelica Schiatti, Calcutta e il caso Morgan: chi tutela le vittime?

Un processo per stalking e revenge porn che dura da 4 anni, e l'accusato continua a lavorare indisturbato

Angelica Schiatti, Calcutta e il caso Morgan: chi tutela le vittime? Un processo per stalking e revenge porn che dura da 4 anni, e l'accusato continua a lavorare indisturbato

Con un articolo sul Fatto Quotidiano scritto da Selvaggia Lucarelli, un caso di stalking e revenge porn nel mondo della musica italiana è venuto alla luce. I protagonisti di questa triste vicenda sono Morgan e Angelica Schiatti. I due, secondo la ricostruzione dei fatti, ebbero una breve storia nel 2014, a seguito della quale il cantautore dei Bluvertigo iniziò a perseguitarla, non solo con comportamenti che rientrano perfettamente nello stalking, ordinando a dei suoi amici di seguirla e di intimidirla, ma anche diffondendo delle foto private della cantante e collega in gruppi online. Il caso ha scatenato l'opinione pubblica, che non può fare a meno di chiedersi perché il mondo della musica e della televisione abbia dato e dia ancora spazio a Morgan, che non è nuovo a comportamenti controversi.

Le parole di Angelica Schiatti

"Grazie di cuore per la solidarietà e l'affetto che sto ricevendo da molti di voi. Sono stata in silenzio quattro anni e continuerò a restarci (tanto sono i fatti che parlano per me) sperando che la giustizia possa fare il suo corso in tempi umani" ha scritto Angelica Schiatti sul suo profilo Instagram, con un comunicato netto e semplice, ma da cui traspare tutta la sua disillusione. "Mi sono sentita e mi sento molto sola e abbandonata dalle istituzioni. Questa mia è la condizione di una donna che trova il coraggio per denunciare in Italia, che cerca di difendersi e di tutelare la propria dignità e che non dovrebbe MAI essere lasciata sola" ha poi aggiunto.

L'intervento di Calcutta

Al suo fianco si è schierato il fidanzato Calcutta, che ha scritto nelle storie di Instagram: "Odio parlare della mia vita privata anzi odio parlare ma adesso mi tocca. Oggi sono usciti diversi articoli che parlano di quello che ha dovuto subire la mia ragazza in questi 4 anni. Vi assicuro che i fatti atroci riportati nell' articolo sono solo una piccola parte di quelli accaduti e hanno modificato la nostra vita più di quanto si possa immaginare. La cronaca purtroppo parla troppo spesso di vicende simili che finiscono nel peggiore dei modi" ha iniziato così, per poi procedere all'affondo definitivo, concentrato soprattutto nei riguardi della Warner Music Italia, rea di aver offerto un contratto a Marco Morgan Castoldi: "Mi sembra giusto interrompere ogni mio possibile rapporto lavorativo con questa etichetta. Le canzoni che scrivo non saranno più disponibili per gli/le interpreti del loro roster, e tutti i suoi dipendenti non sono più i benvenuti ai miei concerti. Non sarà un piacere neanche incontrarli per strada sinceramente perché chi si comporta così restando in silenzio ai miei occhi è complice. Guardatevi dentro ogni tanto".

Lo stalking, il revenge porn e il trattamento delle vittime in Italia

Che lo stalking sia sottovalutato in Italia, purtroppo, non è un segreto. Così come è molto complicato essere condannati per revenge porn (peggio ancora se portato avanti tramite Intelligenza Artificiale Generativa) e molestie sul lavoro. In generale, le vittime (se donne è ancora peggio) di questo tipo di abusi vengono spesso sminuite, messe da parte, alienate. Denunciando, Angelica ha rischiato la sua carriera. Mettendosi al suo fianco con parole così chiare Calcutta ha fatto lo stesso, e ha invitato - implicitamente ma neanche troppo - altri artisti a fare lo stesso. Morgan non ha dichiarato nulla. Basterà per non vederlo più sui nostri schermi? Quanto ancora le donne dovranno subire da parte di persone in posizione di potere nello showbusiness italiano? Qualcosa deve cambiare, e in fretta. 

La risposta della Warner è stata tempestiva ma insufficente

Ecco che, a qualche ora dall'uscita dell'articolo e a pochi minuti dalle storie di Calcutta e dalle dichiarazioni di Angelica Schiatti, arriva lo statement di Warner Music Italia, che non commenta le insinuazioni del cantante di Mainstream ma si limita a dire di aver interrotto - "alla luce dei contenuti e dei messaggi emersi e riportati dalla stampa italiana in data odierna" - i rapporti con Morgan. Per farlo, a 4 anni dalla prima denuncia, ci è voluta la presa di posizione ferma e irremovibile di Calcutta.