Tutto sul palo santo, il legno indigeno del Sud America contro le energie negative
Origini, come usarlo e dibattiti: siamo davanti a un caso di appropriazione culturale?
25 Settembre 2024
Come dimostrano recenti studi, il nostro rapporto con lo smartphone si è trasformato in una vera è propria dipendenza, basti pensare al fatto che è il primo oggetto che prendiamo in mano al mattino quando ci svegliamo, che utilizziamo sul lavoro ma anche a casa, sui mezzi, per rilassarci. Eppure, scrollando tra i per te di TikTok ed i nostri feed di Instagram, è facile imbattersi in contenuti che rimandano al mondo magico e richiamano un'atmosfera esoterica. Dai numeri angelici fino alla lettura dei tarocchi, dalla cristalloterapia fino alla matrice del destino, gen Z e millenial sembrano riuscire a coesistere in due mondi e modalità opposte del reale: quello della tecnologia e quello delle antiche pratiche. L'ultima ossessione degli utenti del web che amano queste ultime? Il palo santo, un incenso naturale diventato protagonista di meme e video virali per le sue proprietà di purificazione dalle energie negative e di protezione dalla sfortuna e dal malocchio.
Origini e storia del palo santo
Il malocchio non è certo una credenza nuova. Le sue origini affondano le radici in tempi remoti, e ritorna in diverse culture e mitologie. Ad esempio, nell'Antico Egitto si credeva che potesse essere causato dall'occhio di Horus. In Italia, soprattutto nel Mezzogiorno, si praticano numerosi riti e si creano amuleti per proteggersi dal suo potere. Tra le protezioni rientra proprio il palo santo, nome comune della Bursera graveolens, un albero tropicale originario dell'America Centrale e Meridionale, in particolare di Perù ed Ecuador. L'epiteto santo riflette l'importanza che questo legno ha assunto nelle culture indigene. È stato infatti il popolo Inca ad attribuirgli svariate proprietà. In media, l'albero tropicale vive tra i 70 e gli 80 anni. Una volta terminato il suo ciclo vitale viene lasciato essiccare per circa 4 anni. Dal legno dell'albero si ottengono gli incensi, gli oli, aromi e paletti che, secondo la tradizione, ci aiuteranno a mandare via le energie negative. Proviamo dunque a definire quali sono le diverse proprietà del palo santo:
- Proprietà antibatteriche: l'olio essenziale contenuto nel legno ha proprietà antibatteriche e antisettiche, rendendolo utile per purificare l'aria e creare un ambiente più salubre.
- Rituali spirituali: viene utilizzato durante le partiche spirituali e meditative per ristabilire una connessione con sé stessi o con la natura.
- Aromaterapia: il suo odore dolce e legnoso, con note agrumate e speziate, aiuta a rilassarsi e ad alleviare lo stress.
- Purificare e caricare i cristalli: una volta utilizzati, i vostri cristalli avranno bisogno di ricaricarsi, e il palo santo è considerato un'ottima fonte di energia positiva
@giuliabellettini Palo santo best friendsss
Palo santo, come usarlo
Non esiste una guida unica per praticare i rituali di purificazione del palo santo, ma esistono sicuramente dei passaggi standard che possono tornarvi utili:
- Accensione: accendi una delle estremità del bastoncino e soffia delicatamente per far prendere fuoco al legno.
- Purificazione: lascia che il fumo si diffonda nell'ambiente o spostalo delicatamente con dei movimenti circolari intorno al tuo corpo per purificarne l'aura.
- Intenzione: mentre bruci il palo santo focalizzati su un'intenzione positiva, come la purificazione, la guarigione o la gratitudine.
Il dibattito sull'appropriazione culturale
Tuttavia esperti del settore, appassionati di esoterismo, o più semplicemente, coloro che condividono questa tradizione appartenente alla cultura indigena sudamericana, non si trovano d'accordo su chi possa veramente utilizzare il palo santo. Secondo alcuni di loro, come riporta una rivista canadese incentrata sulla spiritualità: "Tendenze come questa negano l'effettiva importanza dietro la pratica, dando ai non indigeni l'idea che possano usare le culture altrui per il loro proprio beneficio personale. Questo è dannoso, non solo perché significa che qualcosa di sacro è stato trasformato in una merce commerciale, ma anche perché è stato creato un divario tra ciò che l'albero rappresenta veramente e la vendita dello stesso (molti non hanno idea che sia anche un rituale sacro indigeno, assumendo che sia solo l'ultima tendenza del benessere). Comprare palo santo o salvia è come mettere un prezzo sulla preghiera. Non puoi comprare acqua santa da una chiesa cattolica. L'industria del benessere ha spogliato gli aspetti profondamente religiosi di queste piante e le ha riconfezionate per il profitto". Altri invece, credono che finché lo si bruci con un intento rispettoso e pacifico non si stia danneggiando nulla e che non si tratti dunque di appropriazione culturale. In ogni caso, si tratta di alberi sacri e che non dovrebbero essere usati e sfruttati eccessivamente. Il modo migliore per rendere omaggio a questa cultura? Piantare un albero di palo santo a beneficio delle prossime generazioni.