Benji, Fede e il fascino immortale della bromance
Il concerto sold out al forum di Milano testimonia solo una cosa: le amicizie maschili sono la nostra cosa preferita
18 Novembre 2024
La città è completamente immersa in una nebbia fitta che non sembra intenzionata a sollevarsi, l'Unipol Forum svetta spettrale nel relativo nulla di Assago, tutto cemento e lampioni. Ci apprestiamo a partecipare al concerto reunion di Benji&Fede, che è sold out. Non sappiamo cosa aspettarci, ma il viaggio in metro ci dà qualche indizio. I vagoni sono pieni di ragazze giovani ed entusiaste, che sfoggiano i loro migliori look nonostante le temperature. Il FoodHall si riempie di cappellini, t-shirt del duo, fasce indossate tra i capelli. Non mancano le donne adulte, le famiglie. È chiaramente un appuntamento, una festa, un ritorno.
Benji&Fede, il concerto a Milano
Sugli spalti tantissimi bambini, coppie, gruppi di amiche. A mano a mano che il concerto inizia e il pubblico si scalda, diventa chiara una cosa: Benji&Fede piacciono per la loro musica, per i loro look, per la loro energia, ma quella che è sul palco, qui, è anche la loro bromance, la loro amicizia che li spinge a più riprese a chiamarsi fratelli, a raccontare attraverso video e momenti intimi il loro rapporto, il modo in cui si sono lasciati e il modo in cui - finalmente - sono tornati a volersi bene e a voler lavorare insieme di nuovo. Perché questo succede agli amici, anche e soprattutto quando sono travolti dal successo in giovane età: momenti di up e di down, litigi e riappacificazioni. Tra un ballo scatenato e l'altro (il concerto inizia con molti dei nuovi brani contenuti nell'album Rewind, procede verso una parte centrale intima e acustica e finisce con i grandissimi successi di Dove e Quando e Diluvio Universale) si viene travolti dai buoni sentimenti, da una storia che è bello sentirsi raccontare, perché finisce bene.
Il potere della bromance
Non è un segreto. Ci piace vedere due ragazzi essere amici, volersi bene, prendersi bonariamente in giro ma anche parlare dei loro sentimenti, dei momenti in cui ci sono rimasti male, delle cose per cui vogliono chiedersi scusa a vicenda. Non sono casuali i diversi riferimenti agli Oasis e ai fratelli Gallagher, protagonisti della bromance più turbolenta della storia recente della musica, sia nelle canzoni che durante il concerto. E non si tratta - almeno questa volta, ci sembra - di un interesse morboso. A volte, infatti, alcune fan sono state accusate di volere insieme due membri di una band o di un cast in maniera ossessiva, che feticizza le coppie omosessuali. Altre volte, ancora, si è urlato alla parasocialità, al problema del confine tra persona-che-conosci e persona-che-segui-e-basta, che troppo spesso si sfuma e ci spinge ad adottare comportamenti non adatti nei confronti delle persone famose. Sono "solo" buoni sentimenti, e ci piacciono molto.
Le amicizie maschili contro il maschilismo
Buoni sentimenti che, purtroppo, sempre meno spesso vengono attribuiti agli uomini, ai ragazzi, che si isolano e diventano aggressivi, violenti, anche online. Mentre i giovani uomini si radicalizzano sempre di più, e i Jake Paul e Andrew Tate del mondo conquistano titoli sui giornali e popolarità, le donne si chiedono come difendersi, ed esprimere sentimenti positivi e costruttivi sugli e da parte degli uomini diventa sempre meno ovvio, sempre meno facile. Continuare ad esaltare le bromance, a dargli spazio, ad ammirarle, a fare vincere l'affetto e la vicinanza è - in quest'ottica - non solo positivo ma anche costruttivo. Grazie anche a Benji&Fede.